Il gruppo consiliare di ‘’Partecipiamo’’, composto dal consigliere, Presidente del Consiglio dott. Giovanni Iacono e dalla consigliera Mirella Castro, ha incontrato gli organi di informazione, nella Sala Commissioni di Palazzo dell’Aquila, per fare il punto della situazione sul ciclo dei rifiuti nella nostra città e illustrare i suggerimenti che l’Associazione intende proporre all’amministrazione e alla città, nell’ottica di politiche ambientali che siano finalizzate al medio e lungo termine.
All’incontro erano presenti diversi appartenenti all’associazione, la dott. Nicita, biologa, che ha seguito, da vicino, le fasi di studio dell’argomento, Mimmo Statello, Dario Cafiso e Salvatore Martorana, già consigliere comunale nella scorsa consiliatura.
Giovanni Iacono ha rivendicato, in apertura, la scelta di responsabilità che il gruppo si è voluto assumere, in sede di Piano Triennale delle OOPP, per l’eliminazione del progetto di realizzazione della quarta vasca nella discarica di Cava dei Modicani, tramite un emendamento che è stato votato anche dalla maggioranza del Movimento 5 Stelle.
Una scelta forte, per far comprendere come non tutte le vie al futuro passano attraverso le discariche. Una sollecitazione ad attivarsi per sopperire al naturale esaurimento della Cava ragusana, dove si è già alla saturazione della terza vasca, senza che siano state effettuate bonifiche sul sito.
Dire no alle discariche nella consapevolezza di dover attivarsi per trovare i giusti rimedi.
La riduzione dei volumi di spazzatura, su base nazionale è dovuta, paradossalmente alla riduzione dei consumi, ma lo smaltimento in discarica è ancora prevalente. Ci sono normative che impongono un costante riduzione dell’uso delle discariche.
A cava dei Modicani, discarica sub comprensoriale, la capacità residua è di sole 33.000 tonnellate di rifiuti, 280 giorni di margine che confermano gennaio 2015 come data di saturazione.
Non essendoci una nuova discarica, può scattare l’emergenza: in tal senso Partecipiamo spinge per il progetto di innalzamento del ciglio perimetrale della vasca per un metro che permetterebbe di aggiungere 21.000 tonnellate di rifiuti senza modifiche sull’impatto ambientale. Significherebbe, allungare di altri 6 mesi la vita della discarica, c’è un progetto pronto che in 5/7 mesi potrebbe vedere ultimati i lavori.
Un costo accettabile di 115.000 euro per un margine ulteriore di 6 mesi, agli attuali livelli di smaltimento.
Secondo Iacono sono state disattese, finora, le ordinanze sindacali in merito ai livelli di differenziata che sono ben lontani dagli obiettivi previsti dalla legge.
L’attuale amministrazione ha, di recente, dato comunicazione delle misure relative alle possibilità di smaltimento controllato dei rifiuti, tramite pesatura, che possano consentire sensibili riduzioni delle tariffe tributarie. Questi provvedimenti vanno nella indifferibile direzione di aumentare i livelli di differenziata, come unico sbocco ad una situazione che, come in altre zone del paese, è pervenuta ai limiti.
Ma Partecipiamo sollecita e suggerisce altre misure che, già, vengono adottate in altre parti d’Italia: in particolare l’associazione rivolge la sua attenzione ai processi di riduzione molecolare che permettono la riduzione dei rifiuti al 90%, con produzione di biogas, il ‘singas’.
Procedimenti all’avanguardia, che utilizzano al minimo l’ossigeno, con notevoli effetti benefici sull’ambiente, con temperature non superiori ai 400° che permettono la mancata fusione di plastiche, metalli e vetro. Un processo chimico di riduzione molecolare, con produzione di energia termica o elettrica e produzione remunerativa di biogas, in quantità notevoli per la nostra economia.
Una procedura di tipo industriale che, fra l’altro esula dalle normative attinenti gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti, dal costo accessibile per il pubblico, dai 5 ai 10 milioni, con previsione di ricavi per 6 milioni.
Impianti di questo tipo permettono, altresì, di ottenere il 30% di idrocarburi sintetici e il 25 % di acqua che può essere utilizzata per usi irrigui.
Una idea che ‘Partecipiamo’ lancia per il futuro della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nella nostra città, un impianto moderno che può servire anche per bonificare la prima e la seconda vasca di Cava dei Modicani, dove ci sono anche carcasse animali che costituiscono un potenziale pericolo per le falde acquifere: è stato Salvatore Martorana a sollecitare scelte precise da parte dell’amministrazione che
deve sgombrare il campo da indifferenze e buona dose di sufficienza perché è arrivato il momento di cambiare, anche alla luce delle possibilità economiche del Comune che può impegnare in questi progetti con sufficiente tranquillità.
In definitiva una scelta politica, quella di ‘Partecipiamo’, ragionata, nell’interesse generale, per affermare il principio che non c’è bisogno delle discariche: una scelta che può condurre anche alla bonifica del sito di Cava dei Modicani, dove, addirittura c’è del percolato non trattato che causa non pochi danni di natura ambientale.
L’auspicio dell’Associazione è quello di riportare il sito alle origini, per farlo anche rientrare nei limiti del Parco degli Iblei.