Sono terminati ieri sera i festeggiamenti in onore del SS. Salvatore. La festa, iniziata già al mattino (alle ore7.30 lo scampanio in tutte le Chiese del paese), è finita alle 11.00 circa (un’ora di anticipo rispetto alla tabella di marcia) con il rientro del simulacro nella propria Chiesa. Alle ore 18.00 “Giro di gala” per le vie principali della città a cura dei “Tamburi di Giarratana”.
Con i loro abiti caratteristici e l’innegabile fascino, i ragazzi e le ragazze di questa associazione hanno regalato un tocco di classe alla festa. Alla Santa messa delle 19.00, hanno partecipato anche due delegazioni: il comitato per i festeggiamenti del SS. Salvatore di Militello Val di Catania e della festa Tas – Salvatur di Hal – Lija di Mala.
Alle 20.00, in perfetto orario, l’uscita del simulacro: al posto dei classici botti o del lancio di ‘nzareddi, quest’anno si è deciso di optare per un’uscita più sobria ma, nello stesso tempo, più solenne: i “Tamburi di Giarratana” fra rulli e squilli di tromba hanno accompagnato l’uscita del simulacro: subito dopo, la classica “Numero 11” suonata dall’associazione bandistica Alessandro Scarlatti, che ha anche accompagnato per tutta la serata la processione.
Alle ore 21.45 è stata eseguita in piazza Duomo l’antichissima e tradizionale “Cappelluzza” (in netto anticipo rispetto all’orario del programma che prevedeva, infatti, la Cappelluzza alle ore 23.00). Alcuni cantori, accompagnati da qualche membro della banda, eseguono tre canti in latino: si tratta della “Litania”, del “Tota Pulchra” e della “Canzoncina”. La “Cappelluzza” viene eseguita anche al Centro Diurno San Giuseppe, in piazzetta Maggiore Cutelli. Alle 23.00, il SS. Salvatore è rientrato nella propria Chiesa chiudendo così, in maniera ufficiale, i festeggiamenti.