Va dato merito al Partito Democratico per il sostegno che viene dato alla stampa locale nel periodo ferragostano in cui molte pagine languono per il periodo feriale.
In particolare Mario D’Asta, già viceSegretario provinciale, e i Segretari Giovanni Spadaro, Pd Modica, Armando Cannata, Pd Scicli, Gianni Lauretta, circolo “Tumino” Pd Ragusa, Tony Francone, circolo “Rinascita Democratica” Pd Ragusa, Pino Amato, circolo PD Monterosso Almo, Carmelo Ferrara, circolo PD Giarratana, Sergio Failla, circolo PD Chiaramonte, e Gianni Stornello, Responsabile costituendo circolo Kennedy Ispica, criticano le ambiguità del segretario provinciale Giovanni Denaro, che predica bene e razzola male secondo una consuetudine che gli estensori della nota considerano, ormai, nella sua natura.
Viene presa ad esempio la vicenda del rinnovo dei vertici del Consorzio Universitario, di cui Denaro si rammarica per l’assemblea dei soci che non era nel pieno delle sue funzioni, mentre, in occasione dell’assembla provinciale del partito non aveva mostrato le stesse preoccupazioni.
Mario D’Asta e i segretari firmatari del documento condividono l’opinione di Denaro sulla assemblea del Consorzio Universitario che si sarebbe tramutata in farsa, fatto ormai acclarato se a dirlo sono esponenti, anche di fazioni diverse del PD, che, a detta dei vertici stessi, di farse se ne intendono.
Ma invitano il segretario provinciale ad assumere una posizione univoca, rispetto a tutte le situazioni che si verificano, e a non utilizzare il sistema dei due pesi e delle due misure a seconda delle convenienze del momento.
Da rilevare solo una caduta di stile nel criticare la difesa di Denaro nei confronti del Senatore Battaglia, a cui non è stato rinnovata la nomina nel CdA del Consorzio, critica che la dice lunga sul livello della diatriba interna al Partito Democratico locale, che non riesce nemmeno ad ammettere i meriti unanimemente riconosciuti, da più parti, al Senatore, per l’eccellenza del lavoro svolto, politicamente e amministrativamente, a favore della presenza universitaria a Ragusa.
Riportiamo appresso il testo integrale del comunicato:
“Predicare bene e razzolare male sembra essere nelle corde dell’attuale segretario provinciale del Partito Democratico. Giovanni Denaro, infatti, da un lato si duole perché l’assemblea dei soci del Consorzio universitario ibleo non era nel pieno delle proprie funzioni a causa dell’assenza del rappresentante dell’Alui, Carmelo Arezzo, in quanto in convalescenza. Dall’altro, nulla ha detto, anzi è andato avanti come una schiacciassi, quando all’assemblea provinciale del partito, il 4 luglio scorso, a Comiso, di assenti se ne riscontravano a decine”.
“Se, per quanto ci riguarda – aggiungono i firmatari del documento – così come abbiamo anche avuto modo di spiegare, non possiamo non essere d’accordo con quanto sostenuto da Denaro sul fatto che l’assemblea dei soci del Cui si è tramutata in una farsa, ci sorprendiamo proprio perché, rispetto ad analoga fattispecie, e per quanto riguardava la vita del nostro partito, il segretario provinciale non ha avuto nulla da eccepire, anzi ha avallato determinati atteggiamenti che, ancora oggi, gridano vendetta politica proprio perché nulla hanno a che spartire con il tipo di Pd che vorremmo nell’area iblea.
Quindi, invitiamo Denaro ad assumere una posizione univoca, rispetto a tutte le situazioni che si verificano, e a non utilizzare il sistema dei due pesi e delle due misure a seconda delle convenienze del momento.
E’ oltremodo singolare, inoltre, che dopo un anno di silenzio su tutto ciò che riguarda la politica del nostro territorio oltre che le questioni del Cui, Denaro sia intervenuto soltanto adesso per difendere, tra l’altro, la posizione del vicepresidente del Consorzio universitario defenestrato, proprio colui il quale ha raccolto le firme in una assemblea illegittima, quella del Pd beninteso, per la candidatura a presidente e che adesso, guarda caso, si trova difeso da Denaro. Tutto ciò ha qualcosa a che vedere con quanto accaduto nell’assemblea del 4 luglio o con l’assetto del partito? Il partito può servire per difendere i “tuoi” che ti hanno sostenuto oppure dovrebbe servire per interpretare i bisogni di una collettività?
Che ne pensa Denaro di intervenire sulla questione della Fiera Agricola Mediterranea (lo ha già fatto ma nel suo ruolo di presidente della Fiera Emaia e non certo come segretario del principale partito provinciale) o sui Liberi Consorzi o sul piano di riordino sanitario? Tanto per citare alcuni esempi strategici per il futuro delle nostre comunità”.
“Riteniamo – conclude il documento – che gli atteggiamenti, soprattutto in termini di legalità e di legittimità, debbano essere univoci soprattutto se uno ha in mente di guidare un grande partito come il Pd. Modi di fare ondivaghi non rendono affatto onore ai democratici e a chi li guida”.