Autore: Emanuela Tumino
Ieri é stata una giornata di grande tristezza per i ragusani perché é arrivata in mattinata la notizia della scomparsa di Monsignor Carmelo Tidona parroco della Cattedrale di San Giovanni Battista. La notizia e’ veicolata in un batter d’occhio e di colpo è calato il silenzio. Ognuno di noi ha cominciato a ricordare fatti, episodi della nostra vita che sono stati scanditi dalla presenza e dal conforto di Monsignor Tidona. Commenti, ricordi, aneddoti sono transitati da un ombrellone all’altro, da una piazza all’altra, da una chiesa all’altra. monsignor Tidona era una persona speciale, estremamente colta ma di una cultura che abbraccia tutti e avvicina tutti, credenti e non. Le sue omelie erano per tutti e di tutti: semplici per i bambini, coinvolgenti per gli adolescenti, rassicuranti per gli adulti. Padre Tidona era sempre in grado di calibrare e di differenziare il suo approccio rispetto al suo interlocutore. Si, una delle sue doti migliori era proprio l’ascolto, riuscire a cogliere il vero significato delle parole e anche delle “mezze parole” dette a denti stretti e poi intervenire con poche ed efficaci risposte. Tutte le volte in cui mi sono sentita “persa”, sono corsa alla parrocchia di San Giovanni a pregare davanti la statua della Madonna, desiderosa poi di incontrare Monsignor Tidona sempre pronto ad ascoltare in religioso silenzio i miei problemi. Così voglio ricordarlo, all’uscita della santa messa domenicale, davanti alle porte laterali della parrocchia a salutare, ad ad uno i suoi parrocchiani, e con il suo sorriso franco e sereno dire “Buona domenica a voi e alle vostre famiglie” e immaginarlo ora avanti la porta del Paradiso dove sono certa è già arrivato tendere la mano, sorridente, ad ogni nuovo arrivato. Grazie, Padre, sei stato una guida spirituale silente e tenace….
Le condoglianze della nostra testata alla famiglia ed a tutti cari che lo hanno seguito .