La Polizia Giudiziaria ha eseguito il fermo di BEN MBAREK Nabel nato in Tunisia nel 1985 e NSSIRA Mouhamed Ali nato in Tunisia nel 1989 in quanto responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I fermati si sono resi responsabili di aver procurato l’ingresso in Italia complessivamente di 277 migranti. Alle ore 16,20 del 14 agosto, il Comando Generale delle Capitanerie di Porto ha riferito di un’ imbarcazione con circa 300 migranti a bordo in difficoltà. Alle ore 18,15 la CP 304 ha affiancato l’imbarcazione con i migranti irregolari a bordo si è diretta verso il porto di Pozzallo con al seguito la CP 323 ed il rimorchiatore senza trasbordare i migranti ma scortandoli fino al porto di Pozzallo dove è giunta alle ore 21,40 successive. Subito dopo sono iniziate le operazioni di sbarco che sono finite alle ore 23,20 successive con la discesa di 279 migranti complessivi, di cui 182 uomini, 66 donne e 31 minori tutti provenienti dall’area sub sahariana, ospitati presso il C.P.S.A. di Pozzallo. Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Ragusa e del Servizio Centrale Operativo (Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato), collaborati da un’aliquota della Compagnia Carabinieri di Modica e della Sez. Operativa Navale della Guardia di Finanza, sin dai primi istanti dell’arrivo dei migranti a Porto di Pozzallo hanno preso contatti con le motovedette della Capitaneria che hanno segnalato non il comandante dell’imbarcazione che nel frattemopo si era nascosto tra i migranti ma i potenziali testimoni che erano seduti vicino alla pilotina di comando. Immediatamente sono stati isolati i cittadini provenienti dal maghreb in quanto molto spesso sono coloro che hanno condotto le imbarcazioni o comunque coloro che collaborano con le indagini. I due tunisini presenti sono stati subito isolati e con uno dei più vecchi “trucchi”, gli investigatori li hanno messi l’uno contro l’altro ed in pochi minuti hanno confessato, anzi si sono accusati reciprocamente. Il più anziano dei due era già stato in Italia ed aveva precedenti specifici difatti può essere considerato uno scafista “d’Esperizienza”. Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa gli investigatori hanno catturato gli scafisti che, dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica, sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione, considerato che dopo il fermo iniziano tutte le fasi processuali particolarmente complesse. Sino ad oggi, solo nel 2014 sono stati arrestati 97 scafisti dalla Polizia Giudiziaria.