Intorno alle ore 03.00 di stanotte, una telefonata giunta al 113 ha segnalato dei rumori sospetti provenire da un garage di pertinenza di un condominio situato a Ragusa in Corso Vittorio Veneto. Il personale dell’ Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ha riscontrato che uno dei garage era aperto e dall’apertura si intravedevano movimenti e una luce soffusa provenire da una torcia elettrica. I poliziotti sono entrati all’interno del garage dove hanno trovato un uomo che indossava dei guanti e con in mano una torcia, intento a rovistare e prelevare da alcuni scaffali degli oggetti che stava mettendo all’interno di un trolley. Alla vista della squadra volante, l’uomo – identificato per Gensci Mucka 33enne albanese, clandestino, con precedenti specifici- ha tentato di darsi alla fuga, cercando di uscire dal garage ma è stato subito bloccato dai poliziotti. Alla Polizia, l’uomo ha dichiarato di chiamarsi Mato Fabian e di trovarsi in Italia senza una fissa dimora. All’interno del trolley sono stati rinvenuti strumenti per lo scasso: due cacciaviti utilizzati dall’albanese per forzare la saracinesca del garage e farvi ingresso. E’ stata anche ritrovata la refurtiva: una cartuccera in pelle per la caccia e relativo munizionamento (regolarmente detenuti dal proprietario), due paia di scarpe ed alcuni oggetti in cristallo Swaroski. Il cittadino albanese è stato sottoposto a rilievi fotosegnaletici da parte della Polizia Scentifica, dalle cui risultanze è emerso che l’uomo in questione era stato denunciato l’anno scorso per furto aggravato con un’identità diversa ed è risultato essere clandestino e privo di documenti. Ultimati i rituali accertamenti l’uomo è stato tratto in arresto in flagranza dei reati di furto aggravato e uso di false generalita’ fornite ai pubblici ufficiali; dell’avvenuto arresto è stata data tempestiva notizia al P.M. di turno dottoressa, Monica Monego, che ha disposto che l’arrestato fosse condotto presso la locale casa circondariale. Per lo stato di clandestinita’ sul territorio nazionale Muncka Gensci è stato deferito in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario.