Fermato giovanissimo scafista del Gambia reo confesso ritenuto responsabile di aver condotto il gommone sul quale sono stati rinvenuti 18 cadaveri. Da 10 a 20 i dispersi, tra loro anche altri due scafisti. I medici legali dopo le ispezioni cadaveriche: “morte apparentemente per asfissia da sommersione in liquido composto da carburante e acqua marina; probabile pregresso malore da intossicazione da idrocarburi”.
A giorni verrà disposta dalla Procura della Repubblica di Ragusa l’autopsia. Lo scafista reo confesso: “Sono stato io a condurre il gommone, ho raggiunto un accordo con i libici; mi sono presentato da loro dicendo che avevo fatto il pescatore e che ero pronto ad assumermi questa responsabilità ma volevo dei soldi che loro mi hanno promesso, anche perché io non avevo come pagare il viaggio”. “Purtroppo il gommone si è forato a prua, io ho fatto di tutto per far stare calme le persone ma si sono fatte prendere dal panico, molti sono caduti in acqua, alcuni non sono più riemersi, anche altri due scafisti sono andati giù. Qualcuno ha svuotato le taniche di benzina per assicurarsi un appiglio se fosse caduto in acqua ma il carburante è caduto all’interno del gommone”.
Terminate le operazioni di riconoscimento dei cadaveri da parte dei superstiti, adesso verranno contattate le famiglie tramite le Ambasciate. Salgono a 102 gli scafisti arrestati nel 2014 a Pozzallo (RG). La Polizia di Stato sta trasferendo tutti gli ospiti del centro in quanto tra poche ore giungerà un mercantile con 480 persone.
Questa notte è stato eseguito il fermo di JAMMEH Gibril nato in Gambia nel 1995, in quanto responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Inoltre il fermato dovrà rispondere anche del reato previsto dall’art. 586 C.P. ovvero della morte come conseguenza di altro delitto, considerato che 18 sono i cadaveri giunti in Italia, morti perché trasportati su un gommone in pessime condizioni e dal lui condotto.
Le indagini condotte dagli investigatori durate 36 ore continuative, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto il responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e della morte come conseguenza di altro delitto di 18 persone. Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa gli investigatori hanno catturato lo scafista che, dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica, è stato condotto presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione, considerato che dopo il fermo iniziano tutte le fasi processuali particolarmente complesse.