Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha diffuso un comunicato, a firma del capogruppo Dario Gulino, a difesa dell’Amministrazione Piccitto sulla questione Randello.
Nel comunicato stampa il capogruppo ha infarcito una serie di apprezzamenti nei confronti della nota inviata da “Fratelli D’Italia” documentando presunte vicinanze tra i soggetti in campo, rispetto ai quali potrebbero sorgere anche presunte responsabilità, e gli autori della nota.Ma la questione apicale che emerge dal comunicato stampa è la strategia difensiva che il gruppo consiliare sta attuando per discolpare il Sindaco Piccitto delle sue responsabilità sulla vicenda Randello. I consiglieri grillini infatti hanno provato a mistificare i termini della vicenda facendo superficialmente riferimento alla complessità della pratica, “una patata bollente è stata definita” lasciata in piedi dalla vecchia amministrazione, come se il Sindaco Di Pasquale avesse avuto responsabilità in materia.
Nel tentativo di capire di più ci siamo in effetti resi conto che, a detta di qualcuno ben informato sulle dinamiche dei grillini, alcuni di loro si sarebbero ufficiosamente distaccati dai contenuti del comunicato.
Al riguardo vanno riportate le dichiarazioni dell’on.le Di Pasquale, ex Sindaco a capo della precedente amministrazione, che, legittimamente, stigmatizza i toni e l’atteggiamento dei 5 Stelle nel lanciare accuse prive di ogni minimo fondamento.
Questo uno stralcio delle dichiarazioni dell’on.le Di Pasquale:
“Apprendo via internet di un comunicato stampa diffuso dal gruppo consiliare in merito alla questione Randello. Ho detto più volte che non essendo più sindaco da ben due anni, non volevo intervenire sulla politica locale. Ho sempre lasciato perdere se non quando ci fu la polemica ridicola dei debiti da 80 milioni di euro e delle bollette d’acqua da 10 milioni, cioè accuse che si sono rivelate una bufala. Ma tirato praticamente per i capelli anche oggi dal gruppo del Movimento 5 Stelle, sono costretto ad intervenire per fare assoluta chiarezza. Nel comunicato gli amici grillini, ormai noti in città per la politica della retromarcia, perché prima stabiliscono una cosa e poi se la rimangiano, e anche il caso di cui parliamo è un esempio, riescono con assoluta sfacciataggine a dire che si sono trovati “in mano la patata bollente lasciata dalla vecchia Amministrazione, che ha portato avanti tutto il processo autorizzativo”. Nulla di più falso e vergognoso. Io non sono sindaco da ben due anni mentre da più di un anno sono loro a “governare” la città. E come tutti sanno, anche la sabbia delle dune di Randello lo sa, la richiesta di autorizzazione per le pedane in legno avanzata dal Donnafugata Golf Resort è stata presentata a dicembre del 2013, cioè sotto l’Amministrazione Piccitto.
Ed è stata l’Amministrazione Piccitto, tramite il dirigente che lo stesso sindaco ha nominato, a rilasciare parere favorevole (il documento si trova anche su facebook), così come è stata sempre l’Amministrazione Piccitto ad emettere un’ordinanza di sospensione dei lavori cercando di ottenere un effetto-revoca del parere favorevole concesso’’.
‘’Io non sono Sindaco ormai da due anni, ma costoro hanno la tracotanza di voler continuare a scaricare le proprie responsabilità sulle Amministrazioni precedenti.
O i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle sono davvero ignoranti e non sanno nemmeno leggere le carte oppure sono così in malafede che in maniera squallida, appena si trovano in difficoltà e c’è qualcosa che non va, danno subito colpa alla precedente Amministrazione.
Non permetto a nessuno di calunniarmi e diffamarmi, mi riservo di presentare querela nei confronti dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle e mi auguro davvero che la smettano ancora di pensare all’Amministrazione Dipasquale. Mi auguro che almeno il sindaco Piccitto non sappia nulla del comunicato stampa del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle perché ci rimarrei davvero male se fosse complice di questo atteggiamento così meschino”.