Intorno alle 13.00 di sabato, il titolare di una gioielleria sita a Ragusa tra via Roma e Corso Italia ha segnalato al 113 che un uomo aveva tentato di effettuare un pagamento con una carta di credito VISA intestata ad una donna: accortosi della stranezza il gioielliere, pur avendo effettuato la transazione, si è rifiutato di consegnare quanto acquistato e pertanto il soggetto in questione si è allontanato velocemente dal negozio. L’uomo ha detto all’esercente che la donna intestataria della carta di pagamento era la sorella, impossibilitata ad esser presente all’acquisto. Dopo pochi minuti, analoga telefonata ha segnalato lo stesso modus operandi ai danni di una seconda gioielleria di Corso Italia: gli uomini di una Squadra Volante, tempestivamente sul posto, hanno raccolto le prime informazioni da parte dei negozianti ed una descrizione sommaria delle fattezze fisiche dell’uomo acquisendo anche le immagini dell’impianto di videosorveglianza di cui era dotato il secondo esercizio commerciale. Grazie alle immagini i poliziotti hanno riconosciuto senza ombra di dubbio un noto pregiudicato ragusano, il 37enne RAGONA Massimiliano, già condannato per furto aggravato con sentenza definitiva ed ammesso alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali che stava scontando presso un Centro di recupero a Ragusa. Dal riconoscimento dell’autore del reato, gli operatori della Volante intervenuta hanno avviato le prime ricerche del soggetto, decidendo così di entrare in una terza gioielleria – sita sempre in via Roma – dove in effetti il proprietario ha confermato che poco prima un uomo aveva fatto ingresso presso il suo negozio comprando gioielli per un valore di 180.00 euro, pagando con una carta di credito: solo dopo aver effettuato l’operazione di pagamento il titolare si è accorto della discrepanza tra l’intestatario della carta esibita ed il soggetto presente in negozio e quindi si è rifiutato di consegnare la merce a RAGONA, il quale si è allontanato in tutta fretta. Effettuate le ricerche, Ragona è stato intercettava in un noto negozio di telefonia dove è stato bloccato. Alle richieste dei poliziotti, RAGONA diceva di aver regolarmente acquistato un telefono cellulare smartphone marca LG modello L3 del valore di 89.00 euro, comprensivo di scheda e cover: dalle informazioni assunte dal titolare del negozio, anche in questo caso Ragona aveva corrisposto il prezzo con la medesima carta di credito del circuito VISA intestata alla donna; presso gli Uffici, l’esercente ha formalizzato regolare denuncia e ha spiegato anche che aveva in buona fede, erroneamente, creduto che in effetti la donna titolare della carta di credito fosse la sorella di Ragona, così come sostenuto da questi. Si è appurato che RAGONA, in due distinte occasioni, si è introdotto all’interno di un Istituto Scolastico, a Ragusa, dove aveva rubato documenti e denaro contante dalle borse di due insegnanti: mentre la prima aveva formalizzato regolare denuncia il 18 settembre, la seconda – per l’appunto la proprietaria della carta di pagamento utilizzata – si è accorta del furto solo dopo essere stata contattata dalla Polizia. Ragona, arrestato dagli uomini della Squadra Volante è stato riconosciuto dalla proprietaria della borsa come l’uomo già visto, proprio nel corso della mattinata, presso la Segreteria dell’Istituto Scolastico, teatro dell’evento. 1.250.00 euro la somma complessivamente risultata dalle transazioni eseguite con la carta di credito della professoressa: gli importi corrispondenti alle transazioni eseguite presso i negozi situati tra via Roma e Corso Italia – così come accertati dalla Polizia – sono stati contestualment4 versati in contanti nelle mani della denunciante nel pomeriggio dello stesso sabato. Messo alle strette, il pregiudicato ragusano ha ammesso di essersi introdotto all’interno dell’istituto scolastico proprio nel corso della mattinata dove aveva sottratto un portafogli da donna contenente la carta di credito utilizzata; stesse modalità erano state consumate solo pochi giorni addietro. Sulla scorta delle indicazioni fornite da RAGONA, è stato possibile rinvenire il portafogli che, subito dopo il furto, era stato buttato nel cestino dei servizi igienici di un bar in Viale Europa, poi recuperato dagli operatori. Sottoposto a fotosegnalamento presso la Polizia Scientifica, assunte le informazioni dai testimoni e formalizzate le denunce, il 37enne pregiudicato ragusano è stato arrestato in flagranza per truffa continuata aggravata e sottoposto al regime di arresti domiciliari a disposizione del PM di turno, dott. Gaetano Scollo. Denunciato anche per i reati di furto aggravato consumati nell’occorso e per utilizzo indebito di carta di credito. Solo il 19 luglio di quest’anno, Ragona Massimiliano – che annovera svariate condanne per furto aggravato, rapina ed evasione – era stato scarcerato dalla Casa Circondariale di Augusta per essere ammesso al regime di affidamento in prova ai servizi sociali quale misura alternativa alla detenzione in carcere.