La Polizia di Stato – Squadra Mobile Sez. Reati Contro il Patrimonio – ha concluso le indagini a carico dei titolari di due bar, uno di Ragusa e l’altro di Santa Croce Camerina.
L’Enel, meno di una settimana fa, aveva segnalato delle anomalie sui consumi di alcune attività commerciali: da tempo avevano provato ad accedere in questi esercizi commerciali ma non era mai stato possibile cogliere in flagranza i titolari perché appena si presentavano ostacolavano il loro ingresso.
Il loro copione era sempre lo stesso: i tecnici si presentavano per il controllo, chiedevano di verificare e loro accampavano scuse. Nel frattempo qualcuno li faceva rallentare all’ingresso, cercavano pure di offrire il caffè o un bicchiere d’acqua. Il risultato era semplice: uno dei camerieri o lo stesso titolare approfittando di questi momenti di distrazione dei tecnici, si recavano al contatore e rimuovano l’artifizio.
In pratica, mediante l’applicazione di un magnete di grandi dimensioni e forza attrattiva, facevano andare in blocco il contatore, così l’energia elettrica continuava ad essere erogata ma non veniva quantificata e quindi non era pagata dai titolari. I consumi medi per un bar sono molto alti, anche 2.000 euro al mese e dalle verifiche strumentali (ancora in corso) è possibile acclarare che i due bar in questione non hanno pagato il servizio di erogazione di energia elettrica per quasi 100.000 euro negli ultimi anni.
Adesso dovranno rispondere del reato di truffa aggravata continuata, pena prevista fino a 5 anni di reclusione. In corso pendono ulteriori accertamenti di tipo tecnico ed amministrativo e verrà proposta la sospensione della licenza e successiva revoca.