I carabinieri di Ragusa stanno indagando su un probabile caso di intossicazione alimentare avvenuto nella tarda serata di ieri in un noto ristorante del luogo dove circa venti persone che partecipavano ad un banchetto nuziale, nel corso della cena si sono sentiti male avvertendo forti dolori addominali.
La vicenda è scaturita verso l’una e un quarto di notte da una telefonata al 112, nel corso della quale sono stati segnalati schiamazzi provenienti da una nota sala per ricevimenti del capoluogo ibleo. I due carabinieri della pattuglia sono arrivati sul posto e si son resi subito conto che non si trattava di qualcuno che aveva solo alzato il gomito: la situazione infatti era ben più grave.
Diversi invitati si stavano sentendo male, verosimilmente a causa dell’assunzione di qualche alimento poco buono. Al contempo, il padre della sposa stava litigando col titolare del ristorante poiché non intendeva pagare la cena, visti gli esiti della stessa. Quasi contemporaneamente, all’insaputa di ciò, il militare di servizio alla caserma “Podgora”, sede del comando provinciale dei carabinieri di Ragusa, ha notato arrivare diverse autoambulanze.
Informatosi presso il pronto soccorso, ha scoperto che alcuni – in totale otto – commensali di un matrimonio si erano sentiti male nel corso della cena. È stata quindi fatta intervenire un’altra pattuglia, della stazione principale di Ragusa, per sentire le vittime degli attacchi gastro-intestinali. Nel frattempo i due militari al ristorante si sono messi di presidio alla cucina per non far toccare gli alimenti da nessuno.
Purtroppo le pietanze servite a cena e non consumate – che potevano costituire fonte di prova per i carabinieri – erano già state gettate nei rifiuti e portate via. I militari quindi hanno proceduto al sequestro penale dei due frigoriferi presenti in cucina e del loro contenuto.
Nel frattempo il pronto soccorso di Ragusa, sovraccarico di pazienti, ha dovuto dirottare alcuni intossicati verso i nosocomi di Vittoria e Modica. Il conteggio dei sospetti intossicati è salito a ventisei.
Di prima mattina è intervenuto il Nucleo Antisofisticazioni e sanità (NAS) di Ragusa in supporto ai commilitoni della territoriale. La loro qualifica d’ispettori sanitari – potere che ne legittima l’operato in tutti quei luoghi dove vi è produzione, somministrazione, deposito o vendita di prodotti destinati all’alimentazione umana – agevola infatti il prosieguo delle indagini. Non vi sono al momento persone ufficialmente indagate ma le indagini sono in corso.