Il consiglio comunale ha approvato durante la seduta di ieri sera il bilancio di previsione 2014. La discussione sugli emendamenti proposti dal gruppo Articolo 4 e dal PD ha fatto degenerare la discussione, tanto che sul finale si è arrivati a una vera e propria rissa verbale, con tanto di accuse personali continuate poi nel corridoio del palazzo Municipale.
La relazione sul bilancio di previsione viene letta dall’assessore Salvatore Vargetto: “I trasferimenti Stato – Regione sono in diminuzione ma nonostante tutto i servizi alla collettività sono stati mantenuti, come il puntale servizio di raccolta rifiuti, il trasporto scolastico gratuito, l’assistenza domiciliare agli anziani. Ci siamo attivati facendo rete con gli altri Comuni, abbiamo fatto un controllo serrato dei consumi con delle mappature. Per quanto riguarda i servizi sociali abbiamo fatto rete con le associazioni del territorio. Abbiamo a capitolo 23 mila euro per assistenza economica ordinaria e straordinaria, 6 mila euro per assistenza ai portatori di handicap. Abbiamo recuperato 500 mila euro di fondi PAC per l’infanzia e i cantieri servizio. Avremmo potuto fare di più, ma siamo in una fase di spending rewiew”.
Nicastro prende la parola: “Ci troviamo ancora una volta ad approntare una discussione sul bilancio quasi a fine anno. Il potere d’intervento dei consiglieri è veramente minimo. Con queste cifre possiamo fare solo dei piccoli emendamenti. Ciò nonostante, c’è risentimento. La relazione di Vargetto è di parte perché se è vero che dall’anno 2000 i trasferimenti sono diminuiti, da due anni a questa parte ci siamo ritrovati con un aumento delle tasse. L’IMU della seconda casa al 9.6% e l’addizionale IRPEF è aumentata. Oggi, è arrivato l’ulteriore salasso con la TASI. Si sono messe le mani nelle tasche dei cittadini. Il bilancio poteva essere fatto in maniera diversa e l’opera di vittimismo non va più bene. Non è stata fatta una sola opera pubblica e non si è dato seguito a neanche un finanziamento: via Gulfi, la scuola di corso Europa, l’area per camperisti, l’asilo nido. Eppure, noi garantiamo che il bilancio passerà e le modifiche che portiamo sono limitatissime”.
Il consigliere Laura Picone (articolo 4), prende la parola: “Tutto quello che riguarda le opere pubbliche non è stato fatto. Esaminando i dati del 2013 abbiamo riscontrato un aumento della pressione fiscale dell’11.5%. Attendiamo i dati del 2014 ma le previsioni non sono confortanti”. Occhipinti dichiara: “Non possiamo ignorare che nel vostro programma si parlava di bilancio partecipato. L’anno scorso è stato discusso a dicembre, quest’anno a settembre. Questo bilancio partecipato non c’è mai stato. Su 9 milioni di euro, noi abbiamo la possibilità di gestire appena 60 mila euro. Sul sociale si è agito bene con i PAC, ma non si sono trovati 27 mila euro per istituire un’equipe socio-psico-pedagogica”. Scoppia l’ennesimo scontro fra Vivera, il presidente e Stamilla. il consigliere Cutello.
Viene data lettura del primo emendamento di Articolo 4 sul rimborso ai commercianti del tagliando strisce blu. Il consigliere Cristina Terlato legge l’emendamento che propone di prendere 5 mila euro dal capitolo dei servizi generali e darli come rimborso del parcheggio strisce blu ai commercianti. Stamilla dichiara: “Ricordo che il consiglio si è già espresso su questo argomento. Un emendamento del genere va contro il regolamento delle strisce blu”. Ma Picone interviene: “Abbiamo raccolto gli umori dei commercianti e ci sono oggettive necessità di posteggiare l’auto”. L’emendamento viene votato con 5 voti contrari (cambiare per crescere) e 8 favorevoli (opposizioni). Terlato legge l’altro emendamento proposto dal gruppo Articolo 4: forme di sostegno alle imprese. L’emendamento prevede di dare 10 mila euro di contributo alle aziende agricole (da prendere dal capitolo dell’ufficio tributi) e 5 mila alle aziende di artigianato e commercio da prendere dal capitolo della segreteria generale.
L’assessore Vargetto, spiega: “L’emendamento è particolare. Ci sono tantissime aziende nel nostro territorio. Questo emendamento è come nascondersi dietro un dito, come creare aspettative alle imprese. Però stiamo prendendo i soldi da un capitolo importante”. Terlato interviene: “Il nostro intento è di dare un segnale, per quanto piccolo possa essere. Voi avete dato un incarico ad una società per il recupero crediti. Ci costa 30 mila euro. Non si potrebbero risparmiare questi soldi dandoli ai tecnici del Comune?”. Scoppia uno scontro piuttosto acceso fra Picone, Vargetto e Terlato. Viene chiesto un parere tecnico a Cardaci, che dichiara: “L’ufficio tributi verrà depotenziato. Le spese previste sono necessarie per recapitare le bollette ai morosi. Sicuramente i contribuenti saranno felici”. Terlato, però, insiste: “E’ anche vero che tutto questo non è colpa nostra. A Chiaramonte non si può modificare la pianta organica?” L’intervento solleva un vespaio e Stefania Pastorello dichiara: “Si dice di agire con buon senso, ma il contributo che sarà dato alle imprese è al massimo di 25 euro, mettendo in crisi l’ufficio tributi. Gli altri 5 mila euro vanno a toccare le quote associative. Vi prendete queste responsabilità”. Nicastro dichiara: “Capisco Cardaci, ma noi stasera stiamo approvando anche cifre molto onerose. Perché tutte queste polemiche per 10 mila euro? Il sindaco ha il fondo di riserva e poi ricordiamo che ci sarà l’assestamento di bilancio”. L’emendamento viene votato con 5 voti contrari (gruppo cambiare per crescere) e 7 favorevoli (gruppi di opposizione).
Si passa, poi, all’emendamento che più ha fatto discutere il consiglio. Si tratta dell’emendamento presentato dal PD che prevede di dare 12 mila euro di incentivo agli studenti universitari prelevandoli dal capitolo dell’assistenza. Antonella Occhipinti spiega: “Noi non siamo folli. Volevamo solo dare un segnale agli studenti universitari. Non si vuole solo seguire il merito, ma anche il reddito”. Vivera interviene subito: “Il Comune si occupa del sociale e degli indigenti che a volte sono fomentati da qualcuno. Gli studenti hanno già gli aiuti a livello nazionale”. L’assessore Laura Turcis interviene: “Il regolamento degli studenti è pronto, ne avevamo già discusso. Ma mi meraviglio di lei, Occhipinti: come si può proporre questo emendamento? Abbiamo garantito l’assistenza agli indigenti, quindi non ci sentiamo di sostenere questo emendamento. Noi dobbiamo garantire un sostegno alle famiglie”. Anche l’assessore Vargetto interviene: “Mi vergogno di fare questo intervento. Forse non tutti sanno quanto bisogno c’è in giro in questo paese. Sono sdegnato”. Anche Stamilla dichiara: “Penso che le priorità siano altre”.Occhipinti, però, dichiara: “Intervengo visto tutto questo sdegno. Mi stupisco che l’assessore Turcis possa dire una cosa del genere. Qualunque somma verrà proposta per metterla in questo capitolo, sarà approvata subito in fase di assestamento di bilancio, entro il 30 novembre. Tutto questo sdegno mi sembra ridicolo”.
Il sindaco Vito Fornaro prende la parola: “E’ paradossale il vostro atteggiamento. Quello che stupisce è che 12 mila euro li potevate prendere da altri capitoli, ad esempio da Poggi Gallo. Poggio Gallo poteva aspettare fino a novembre. Voi vi prendete l’impegno per novembre, ma ancora non siamo sicuri delle cifre. Proprio questo capitolo dovevate tagliare? Sono indignato e scioccato. E’ una cosa allucinante. Togliete dalla manutenzione, dallo sport. Non dal sociale”. Giuseppe Savasta interviene: “Siamo d’accordo sul dare un contributo alle borse di studio, ma si poteva pensarci dopo. Facciamolo a novembre, oppure facciamo una mozione”. Nicastro dichiara: “Si gode nel gridare a lupo a lupo. Ma di che parliamo? Non abbiamo tolto tutto il capitolo, solo i contributi straordinari. E comunque fino a metà novembre. Per l’altra metà di novembre si può attingere al fondo di riserva e aspettare l’assestamento di bilancio. E’ un allarmismo inutile”.Ma Vargetto, in lite anche con Occhipinti e con Nicastro, urla: “E’ una vergogna”, ed esce dall’aula in polemica con i consiglieri. Si passa alla votazione, l’emendamento viene votato con 7 voti favorevoli (opposizioni) e 6 contrari (gruppo cambiare per crescere).
Infine, viene discusso l’ultimo emendamento presentato dal PD sul contributo da dare alle famiglie per lo spurgo dei pozzi neri. Cutello dichiara: “Abbiamo discusso con i tecnici per ragionare su quali capitoli di spesa intervenire. 13 mila euro verranno presi dal capitolo per gli incarichi professionali e 5 dal capitolo per le spese legali. Ci sembra doveroso dare un segnale ai cittadini delle zone rurali. Da parte nostra, comunque, c’è apertura a discutere l’emendamento”. Interviene il sindaco Vito Fornaro: “Non mi sogno nemmeno di smontarvi questa cosa. State togliendo 13 mila euro dal piano d’intervento per i rifiuti. Dovremmo chiedere un’altra proroga. Prendetevi la responsabilità anche di questo. Non possiamo fare il nuovo piano d’intervento, che era essenziale”. Stamilla cerca di mediare: “Invece di 13 mila, prendiamone solo 5 mila”. Vivera interviene: “Anche se sul discorso dei pozzi neri sono d’accordo, voterò contrario perché non sono d’accordo sul capitolo da cui prendere i soldi”. Cutello, però, interviene: “Mi sembra una posizione di vittimismo”.
Scoppia l’ennesima lite fra il presidente, Stamilla, Cutello e Vivera, tanto che Cutello e Stamilla si urlano reciprocamente dai banchi: “Stai zitto”. L’emendamento viene votato con 6 voti contrari (gruppo cambiare per crescere) e 7 favorevoli (opposizioni). Savasta, prima di procedere alla votazione del bilancio, fa mettere a verbale una sua dichiarazione: “Qualora gli emendamenti delle opposizioni ci creassero problemi, la responsabilità sarà personale”. Stamilla accusa il presidente di voler “leggere” la dichiarazione e interviene: “Ne deve solo prendere atto. Non leggere”. I toni si esasperano, Picone interviene: “Ma non si può sentire sempre urlare. Una maleducazione inaudita”. Il bilancio, infine, viene votato con 6 voti favorevoli (gruppo cambiare per crescere) e 7 astenuti.
Il presidente non fa in tempo a sciogliere ufficialmente la seduta che i consiglieri Savasta e Nicastro si aggrediscono verbalmente l’uno contro l’altro. Savasta grida: “Vergogna”, così come quasi tutti gli assessori e i consiglieri di cambiare per crescere. La cosa si trascina anche fuori, nei corridoi. La seduta si è sciolta ufficialmente intorno a mezzanotte e mezza circa.