di Margherita Blandino
Smart living, smart mobility, smart environment, smart people, smart economy e smart governante: le sei aree di interesse quando parliamo di città intelligenti.
Dall’unione di due termini anglofoni smart (intelligente) e city (città) nasce un concetto sempre più presente nello scenario pubblico degli ultimi anni capace di mettere in luce gli aspetti che contribuiscono a rendere una città intelligente e produrre nuove conoscenze sul ruolo che le moderne tecnologie e gli strumenti per uno sviluppo sostenibile possono avere nella vita quotidiana. Per Smart City s’intende una città caratterizzata da un’elevata qualità della vita dovuta alla partecipazione attiva dei propri cittadini, che alimentano la crescita economica sostenibile imbattendosi con le più moderne tecnologie ed ottimizzando le risorse disponibili senza tralasciare il rispetto dell’ambiente. L’idea di valorizzare l’ambiente che ci circonda e migliorare la vita di tutti grazie alla riduzione degli sprechi nasce ufficialmente a Rio de Janeiro. È proprio la città brasiliana a svolgere il ruolo di pioniere ed introdurre questo modello con i primi esempi di realizzazione intelligente. In Europa solo recentemente e più precisamente dal 2010 si è iniziato a discuterne, tanto che l’Unione Europea ha previsto di finanziare una spesa totale di circa 12 miliardi di Euro fino al 2020 per le iniziative indirizzate verso i progetti smart. Tecnologie per la mobilità moderne e evolute, sviluppo sostenibile, coinvolgimento e sensibilizzazione dei cittadini, ottimizzazione delle risorse e accesso facilitato ai servizi sono i punti su cui bisogna puntare per far si che una città possa essere definita Smart. Pur non rientrando nella top ten dei paesi green anche in Italia, qualcosa inizia a muoversi: da Genova a Milano, sino a Catania molte sono le infrastrutture e i progetti realizzati o in fase di realizzazione che puntano su questo importante aspetto.
Il comune di Genova ad esempio si è fatto capofila tra le varie città portuali per la creazione del primo porto Green in Italia. Circa 60 milioni di euro spesi per impianti fotovoltaici, microimpianti eolici e solari e per l‘elettrificazione delle banchine per alimentare i servizi all’interno delle navi, capaci di far risparmiare quasi 10.000 tonnellate di emissioni di CO2 l’anno. Altro tipo di architetture intelligenti sono le isole digitali impiantate a Milano. Aree pedonali dotate di wi-fi gratuito e veloce da dove si può accedere a Internet e navigare senza limiti di tempo. Comodamente seduti, queste isole digitali sono provviste di panchine in legno dal design minimal e funzionale e da sistemi di illuminazione intelligente che adottano le più moderne tecnologie LED per garantire un’efficiente illuminazione stradale e un sostanziale risparmio di energia. Equipaggiate da alimentatore elettronico, sono in grado di regolare l’emissione luminosa ed attivarsi automaticamente non appena la telecamera capta la presenza di persone in movimento. Queste colonnine gratuite consentono di ricaricare qualsiasi tipo di veicolo privato elettrico, oltre a qualsiasi tipo di device, smartphone, tablet e notebook. Grazie a queste piattaforme corredate da un totem touch-screen facile da usare e provvisto di un supporto multilingue per i turisti stranieri, è possibile inoltre accedere a svariate informazioni su mobilità, viabilità e trasporto pubblico. Insomma un’idea intelligente per l‘odierna società 2.0. Per concludere il giro, anche al sud arrivano i primi progetti volti al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni.
Il comune di Catania ha infatti approvato il piano per la riqualificazione del proprio impianto di illuminazione stradale. Apparecchial LED e sistemi di telecontrollo sono i due tipi di installazioni adottate. Ridurre al minimo consumi e costi di manutenzione, aumentando la resa cromatica e abbassando i tempi di reazione degli automobilisti migliorando la qualità della vita e le finanze pubbliche sono gli obbiettivi di tale progetto. Gli apparecchi a LED consentono di ridurre l’inquinamento luminoso e i consumi dell’intera rete di illuminazione, migliorando la visibilità così da offrire una maggiore sicurezza ai cittadini, e valorizzare i monumenti perché resi in questo modo più attraenti per i visitatori. L’associazione dei LED al sistema di telecontrollo permette inoltre il monitoraggio e la regolazione di singoli punti luce. Integrando entrambi i sistemi è infatti possibile gestire l’accensione e lo spegnimento dell’impianto attraverso il ciclo solare massimizzando l’utilizzo della luce naturale. Consapevolezza, salvaguardia ambientale e benessere sono dunque le qualità degli abitanti di una smart city. Un corpo sociale evoluto dotato di cultura e valori condivisi che punta sullo sviluppo urbano sostenibile per migliorare la qualità della vita di un’intera comunità.
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