I capigruppo delle opposizioni in consiglio comunale Cristina Terlato (Articolo 4), Vito Alescio (lista Salvatore Nicosia) e Antonella Occhipinti (PD), hanno presentato un’interrogazione al sindaco di Chiaramonte Gulfi, Vito Fornaro, in merito alla gestione dei fondi SPRAR.
Come si ricorderà, infatti, proprio qualche giorno fa l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), ha espresso un parere decisamente negativo per il Comune di Chiaramonte in merito alla procedura adottata per affidare i fondi, la “manifestazione d’interesse”, procedura che poi individuò come gestore dei progetti SPRAR la cooperativa Nostra Signora di Gulfi. L’autorità ha riscontrato diverse criticità, fra cui il fatto di non aver indetto una gara d’appalto.
L’interrogazione è stata protocollata il 16 ottobre: “Preso atto della deliberazione n.7 del 30 settembre 2014 da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione che sostanzialmente accoglie quanto sostenuto dalle opposizioni in più occasioni (anzi individua altre cause di invalidità dell’appalto effettuato) e poiché la stessa investe rilevante importanza per il comune di Chiaramonte Gulfi, si chiede alla S.V. quali atti intende porre in essere l’amministrazione per tutelare l’ente”.
I capigruppo chiedono “Urgentissima risposta scritta”. Le opposizioni, in effetti, con la relazione della commissione d’indagine del consiglio prima e con la mozione d’indirizzo presentata dal PD durante l’ultimo consiglio comunale (e votata da tutti gli altri gruppi d’opposizione), avevano già espresso delle riserve in merito all’appalto. L’Autorità ha dato trenta giorni di tempo al Comune per decidere cosa fare.