Studenti e genitori in aperto contrasto con l’AST, l’azienda che gestisce il trasporto dei pendolari di Chiaramonte che, ogni mattina, si recano a scuola a Ragusa. Genitori e studenti hanno deciso di costituirsi in comitato per cercare di fronteggiare la situazione. Una questione, per la verità, che ha origini lontane.
E’ inutile negare, infatti, che il servizio non è mai stato particolarmente apprezzato dagli studenti di ogni generazione che spesso hanno lamentato disservizi e scarsa pulizia dei mezzi di trasporto. Ma negli ultimi tempi, la situazione sembra essere diventata insostenibile. Nel giro di quindici giorni, infatti, i pullman hanno subito dei guasti, lasciando i ragazzi per strada o stipandoli tutti in un unico mezzo: l’ultimo guasto, in ordine cronologico, si è verificato giovedì 16 ottobre, quando alle 7.25 il pullman si è fermato in zona circonvallazione.
La riunione che si è svolta ieri pomeriggio in aula consiliare al Comune di Chiaramonte, è stata organizzata da genitori e studenti che vogliono delle risposte. All’incontro ha partecipato il sindaco Vito Fornaro, l’assessore Laura Turcis e Giorgio Firrincieli, coordinatore AST Ragusa. E’ stato invitato ad assistere anche il maresciallo dei Carabinieri della stazione di Chiaramonte, Alberto Bruno. Un primo incontro fra sindaco e vertici dell’AST si era avuto giorno 9 ottobre. In quell’occasione, ci si era lasciati con la promessa di trovare delle soluzioni accettabili.
Ieri, però, a fine riunione c’è più delusione che sollievo, anche se l’AST ha promesso di garantire in brevissimo tempo la soluzione di “piccoli” problemi, come la questione degli orari e delle fermate del bus. Ma tutti si aspettavano almeno la promessa di sostituzione degli autobus più vecchi. A questo proposito, Firrincieli spiega: “Cambiare una macchina è difficile, perchè se è efficiente e passa la revisione, noi garantiamo il trasporto”.
Carmelisa Paravizzini, genitore promotrice degli incontri, dichiara a fine riunione: “Non sono soddisfatta. Mi sono sentita presa in giro. E’ sempre la stessa storia che si ripete”. Tanti i problemi portati in riunione ieri pomeriggio dai ragazzi: Matilde Pollicita, spiega che gli autobus non hanno i martelli anti-panico e le cassette mediche. Gianni Battaglia, invece, dichiara di non aver visto nessun miglioramento da quando si è svolta la prima riunione.
Alcuni genitori presenti come Anna Tummino, Carmelisa Paravizzini e Roberto Laporta, non usano mezzi termini: i ragazzi vengono stipati in autobus sporchi, dove ci sono infiltrazioni d’acqua nei giorni di pioggia e non ci si può neanche sedere perché i sedili diventano fradici. In merito al problema sicurezza, Anna Tummino spiega che i ragazzi non dovrebbero essere lasciati in giro per strada incustoditi quando succede un guasto. Un’altra mamma, Moira Gatto, chiede apertamente all’AST se può ancora garantire questo servizio, altrimenti che lo dica chiaramente.
La riunione, dunque, è stata soprattutto un modo per esternare tutti i problemi che hanno i ragazzi. L’AST, nella persona del signor Giorgio Firrincieli, ribadisce che in merito al problema sicurezza, i ragazzi non verranno più lasciati soli, con il rischio di qualche incidente e se ci sono state delle infiltrazioni d’acqua, l’azienda forse non se n’è mai accorta.
Sono cinque in totale i pullman che ogni mattina e a fine giornata scolastica trasportano gli studenti: due partono da Villaggio Gulfi e tre da Chiaramonte. Il Comune, spende 22 mila euro al mese per garantire il servizio. Anche il sindaco Vito Fornaro chiede comunque chiarezza ai vertici dell’AST: “Dobbiamo cercare di capire se questo rapporto può andare avanti. Faremo un’indagine di mercato per capire cosa fare e se possiamo valutare l’idea di rivolgerci ad altre ditte”.
Firrincieli, a fine riunione, dichiara: “I problemi della sicurezza, degli orari e delle fermate sono risolvibili. Ma sulle cose che non posso garantire non faccio promesse. Ci posso solo lavorare”. Il sindaco, a margine della riunione, riepiloga: “Scriveremo al direttore e diffideremo l’azienda e vedremo come procedere nei prossimi giorni. Non è facile sostituire il servizio perché si tratta di un’azienda pubblica e regionale, ma possiamo fare delle indagini di mercato per valutare la situazione”.
Un gruppetto di ragazzi, fuori dall’aula consiliare, però, manifestano tutto il loro scetticismo e la loro delusione: “Parlano ma sono solo parole e non danno mai risposte”.