Una fattoria nel cuore dei Monti Iblei, a cavallo fra i territori di Monterosso Almo e Chiaramonte Gulfi in C/da Corulla (territorio di Monterosso Almo) che ha l’obiettivo di educare i bambini, i ragazzi e gli adulti a sviluppare un rapporto responsabile e rispettoso con gli animali e con la terra: è questo il “Passo dell’Asino”, un appezzamento di terreno di circa 35 ettari gestito da due giovani ragazzi che hanno fatto del loro lavoro una missione. Anna Ignaccolo, ragusana, è laureata in scienze forestali , ha lavorato nel Parco Nazionale d’Abruzzo e gestisce “Il Passo dell’Asino” insieme al compagno Giorgio Paolino, di origini modicane.
Dopo aver ereditato il terreno di famiglia, Anna Ignaccolo ha creato una tenuta che può essere definita un piccolo gioiello incastonato fra i monti, in cui è possibile stare a contatto con la natura: oltre ai dodici asini di proprietà, tra cui uno stallone di nome “Clemente”, è presente anche una puledra e alcuni animali da fattoria. Inoltre, è stato creato anche un piccolo orticello didattico pensato per i bambini delle scuole, all’interno del quale i ragazzi possono realizzare il loro orto personale.
Come si diceva, gli asini sono dodici, rigorosamente di razza ragusana, che vengono allevati e messi a disposizione per escursioni di trekking e passeggiate naturalistiche. Due ragazzi, dunque, che si sono inventati un’attività collegata con il territorio, un’attività che serve a far conoscere e far riscoprire l’antico legame che l’uomo ha con questo animale, forse troppo spesso sottovalutato. All’interno della tenuta, è presente anche un vecchio monastero che Anna e Giorgio hanno adibito a museo di oggetti tradizionali rurali.
Entrando nel piccolo museo si fa un vero e proprio salto nel tempo: calessi, attrezzi da lavoro, oggetti che venivano usati soprattutto durante la quotidianità. Ma l’attrattiva principale, ovviamente, sono gli asini.
Anna Ignaccolo, spiega: “Da due anni e mezzo noi abbiamo avviato queste attività didattiche e ricreative. Le passeggiate avvengono prima in una zona recintata, dove vengono spiegate alcune semplici indicazioni su come approcciarsi all’asino. Successivamente, facciamo fare un giro dell’aia in un percorso ad anello”.
Il percorso si sviluppa attraverso C/da Corulla ed è lungo circa 5 km, in parte su aree forestali, in parte lungo un’antica mulattiera e in parte lungo il tracciato della ferrovia dismessa denominata comunemente “Ciccio Pecora”. La tenuta è aperta tutto l’anno e le escursioni possono essere effettuate praticamente sempre, salvo ovviamente cattive condizioni metereologiche.