Maggioranza fedele a Fornaro e opposizioni riescono a trovare un accordo durante la seduta consiliare di prosecuzione che si è svolta ieri sera. Come si ricorderà, infatti, la seduta del 27 novembre era stata rimandata di 24 ore per mancanza del numero legale. Ieri sera, l’opposizione e la maggioranza fedele a Fornaro hanno trovato un accordo presentando un emendamento che è stato votato all’unanimità e impegnando il sindaco con una mozione d’indirizzo, anch’essa firmata all’unanimità. L’emendamento, prevede di togliere 6 mila euro dal capitolo dell’assistenza economica da trasferire in quello della manutenzione stradale. La mozione d’indirizzo, impegna il sindaco a coprire il capitolo dell’assistenza economica attingendo la somma dal fondo di riserva.
La seduta inizia con le dichiarazioni di Vivera che riprende la polemica che si era innescata giovedì sera nel momento in cui anche il presidente del consiglio, Paolo Battaglia, si è alzato per andarsene facendo di fatto mancare il numero legale. Vivera (Cambiare per Crescere) infatti, dichiara: “Anche a noi è capitato di uscire dall’aula ma il presidente dovrebbe essere super partes. E’ una questione di educazione politica perché il presidente, senza dire niente, è andato via. Io sono rimasto sbigottito. Lei convoca il consiglio in modo urgente e poi va via? Non ha senso. Non ritengo che sia giusto da un punto di vista tecnico per questo decideranno gli organi competenti”.
Il consigliere Antonella Occhipinti (PD), risponde: “Le parole di Vivera sulla moralità lasciano sbigottiti. Perché si mente sapendo di mentire. Noi abbiamo preso atto di un infantilismo politico che regna in quest’aula. C’è un gruppo di ex maggioranza che fa finta di non capire. Noi vi abbiamo offerto un’apertura, a differenza vostra. Ieri ci avete detto di no e questa opportunità non l’avete colta. Avete rifiutato un incontro di cinque minuti anche solo per ascoltarci. Ma a differenza vostra noi vi rifacciamo la stessa proposta: ci possiamo vedere per cinque minuti con i capigruppo o con chi volete per discutere?”.
Insomma, l’opposizione chiede ancora una volta al gruppo “Cambiare per Crescere” di trovare un accordo, considerando che agli emendamenti presentati e votati dal consiglio non è stato dato seguito. Il presidente Battaglia, rispondendo a Vivera, dichiara: “Il presidente fa parte di un gruppo politico e non si può impedire che si faccia una personale valutazione politica. Ieri sera sono uscito perché i nostri emendamenti non sono stati presi in considerazione”.
Il consigliere Stefania Pastorello (Cambiare per Crescere), risponde alla Occhipinti: “Io ho notato che ieri sera ha passato buona parte della sua esposizione a raccontare cosa aveva fatto l’allora consigliere Vargetto. Quel tempo impiegato a cercare le carte potevate impegnarlo a convocare una riunione prima del consiglio. Il nostro rifiuto è dovuto perché in seguito ai tagli subiti, i capitoli sono stati impinguati al centesimo, soprattutto quello relativo all’assistenza. In merito all’atteggiamento del presidente, non si può concepire che uno si alza senza dire nulla”. Ma Battaglia risponde: “Saranno le sedi opportune a fare chiarezza. Io sono tranquillissimo”.
Il capogruppo di Cambiare per Crescere, Giovanni Morreale, prende la parola: “Ieri il rifiuto era motivato perché siete partiti male. Se la proposta fosse stata fatta a monte, era dignitosa. Ma chiedere che cosa succede se non si vota in consiglio, mi sembra premeditato. Prima vi siete fatti un excursus iniziale, poi avete chiesto cosa poteva succedere e poi avete fatto la proposta. Perché non farla prima? Allora potevamo trovare un punto d’incontro. Sul presidente dico che è stata una conduzione immorale. Lei aveva l’obbligo di dire ai consiglieri che la seduta era sospesa”. Ma Battaglia, dichiara: “Se fossi rimasto, non sarebbe venuto meno il numero legale”. Subito dopo, Morreale, dichiara: “Sono d’accordo ad accettare la proposta, perché stasera è venuta prima”. Vivera, precisa: “Cinque minuti senza ricatti”. Ma Occhipinti interviene: “Io non cedo ai ricatti. Però voglio che l’incontro venga verbalizzato”.
Il presidente concede cinque minuti di sospensione per permettere ai capigruppo Morreale, Alescio , Occhipinti e Terlato di riunirsi a discutere. Al rientro, Occhipinti espone l’accordo raggiunto: “Proponiamo un emendamento in questa sede che prevede di togliere dal capitolo assistenza economica 6 mila euro da impiegare nel capitolo manutenzione stradale. A seguito di questo emendamento, il capitolo resta decurtato. A tal proposito, abbiamo scritto una mozione d’indirizzo con la quale s’impegna il sindaco a garantire l’assistenza economica attingendo le somme dal capitolo fondo di riserva”.
Ascoltato il parere favorevole dei revisori dei conti e dell’area contabile, si procede alla votazione. L’emendamento viene votato all’unanimità e, di conseguenza, anche la proposta di variazione presentata dall’amministrazione emendata viene approvata con voto unanime. Infine, viene votata all’unanimità anche la mozione d’indirizzo sottoscritta da tutti i consiglieri.