Si pensava che sulla storia della famiglia Borgia era stato detto e scritto tutto. Invece, grazie al lavoro minuzioso del professor Salvatore Distefano, archeologo e storico medievista, oggi docente al liceo classico di Caltagirone, quella che è forse la storia di una delle famiglie più famose e chiacchierate, rivive grazie ad un’opera che ne racconta le vicende, i matrimoni e le alleanze politiche.
Il libro di Distefano, “I Borgia del Casale”, racconta le vicende del ramo della Sicilia Orientale dei celebri Borgia di cui facevano parte papa Alessandro VI e Lucrezia. Chi non ha mai sentito parlare, infatti, delle passioni amorose del cardinale Rodrigo Borgia, diventato papa con il nome di Alessandro VI come anche degli gli infelici amori di Lucrezia? La famiglia Borgia si radicò in Sicilia con Guglielmo Borgia, un cavaliere venuto da Roma in cerca di fortuna che divenne castellano della rocca di Palazzolo. Grazie alle accorte manovre politiche e soprattutto attraverso accurate alleanze matrimoniali la famiglia si stabilì nell’isola prima a Palazzolo, poi a Noto e a Siracusa dove ancora oggi si conserva il magnifico palazzo di famiglia.
La storia di questa famiglia, infine, sfiora anche la città di Chiaramonte, perché l’ultimo dei Borgia, Ottaviano Borgia, sposa l’ereditiera Gaudenzia Distefano di Cutalia, la cui famiglia è originaria di Monterosso Almo. I Distefano di Chiaramonte fanno parte di questo ceppo familiare anche se si dedicheranno prevalentemente alle arti. La serata è stata presentata dalla presidente del circolo, Luisa Fontanella, insieme al direttore della biblioteca diocesana di Caltagirone, Francesco Paolo Failla, che spiega: “Questo libro, oltre ad essere una fedele ricostruzione storica, è anche un libro che si fa leggere. Il lavoro svolto da un punto di vista scientifico è ineccepibile. Salvatore Distefano attraversa sei secoli di storia raccontando le vicende di questa famiglia, ma raccontare le vicende di una famiglia vuol dire raccontare la storia di un territorio, di una città, di una Regione”.Inoltre, il dottor Failla spiega: “L’attenzione di Distefano si rivolge anche ai blasoni e all’araldica. Gli stemmi, infatti, non si legano più alla particolarità, ma consentono di aprire una finestra sulla storia della famiglia e diventa una vera e propria fonte documentaria”.
Il professor Distefano, spiega i motivi che lo hanno portato a Chiaramonte: “Questa città è legata a me e alla mia famiglia e il libro doveva passare anche di qui. Questa è una storia internazionale perché papa Alessandro VI ha fatto nascere infinite leggende sui Borgia, con i suoi amori e le sue passioni. Il libro è nato grazie al ritrovamento di alcune carte superstiti da cui cominciarono a venire fuori nomi sconosciuti. I Borgia del Casale sono i discendenti di Guglielmo Borgia, venuto da Roma e stabilitosi a Palazzolo Acreide, in pratica sono i Borgia della Sicilia Orientale. Erano interessanti soprattutto alle eredità, agli allevamenti e alla coltura delle olive e delle carrube. Si spostavano fra Noto e Siracusa ed erano anche degli antiquari”.
Distefano, spiega anche il significato della copertina del libro, che ritrae Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia, andata in sposa a Ferdinando di Borbone, re di Napoli. La Migliaccio era nata Borgia, figlia di Doretta Borgia e Vincenzo Migliaccio, il cui nome evoca negli storici la leggenda di Lucrezia e del papa. I Borgia del Casale, in Sicilia, si estinsero con una zia della Migliaccia e oggi gli eredi sono i Di Lorenzo del Castelluccio, diventati Di Lorenzo del Casale.
All’interno del circolo, hanno “assistito” alla presentazione anche alcuni abiti realizzati da Angelo Butera.Gli abiti sono stati costruiti ispirandosi a quel periodo storico: alcuni richiamano il modello Toledo-Spagna (1500 circa), altri sono stati decorati seguendo gli stucchi di Palazzo Biscari di Catania. Anche i gioielli sono stati costruiti seguendo fedelmente le linee guida del periodo storico. La collezione di Angelo Butera annovera oltre 200 costumi.