Giuseppe Nicastro, ex sindaco di Chiaramonte Gulfi e oggi consigliere comunale di opposizione nel gruppo “Salvatore Nicosia”, commenta i primi due anni e mezzo di amministrazione Fornaro. Il tempo, infatti, è passato sia per la maggioranza che per le opposizioni e, durante questo lasso di tempo, non sono mancati momenti di forte scontro politico. Giuseppe Nicastro dà un suo giudizio sull’amministrazione in generale, su ciò che è stato fatto o non fatto e commenta anche alcuni episodi che hanno davvero creato un forte scontro politico e tenuto alta l’attenzione dell’opinione pubblica, come SPRAR, incendio di San Giovanni e ARO. Un giudizio, complessivamente, fortemente critico.
Sono trascorsi due anni e mezzo da quando si è insediata l’amministrazione Fornaro. Un suo sintetico giudizio complessivo?
“Fallimentare”.
Secondo lei, in quali atti l’amministrazione ha mancato?
“In tutto. Soprattutto in relazione a ciò che avevano promesso in campagna elettorale, dal Piano Regolatore alla differenziata, all’incentivazione delle opere pubbliche. Sono stati due anni e mezzo di immobilismo assoluto. Non si ricorda una sola opera pubblica realizzata, neanche quelle che avevano ottenuto finanziamenti durante la precedente amministrazione, dall’asilo nido alle scuole materne, da via Gulfi alla Sala Sciascia e anche la bonifica della discarica di C/da Petraro. Solo ora so che per la Sala Sciascia è stata fatta la gara. Sono già passati due anni e mezzo, di quanto tempo hanno bisogno? Non sono riusciti a consegnare alla città neanche opere che erano quasi ultimate, come l’area dei camperisti e la scuola media di C/so Europa. E pensare che in campagna elettorale avevano fatto riunioni con imprenditori edili locali dicendo che avrebbero fatto di più e meglio rispetto all’amministrazione che era in scadenza. Quelle stesse piccole opere di manutenzione che sono state fatte lo si deve all’opera dell’opposizione che in consiglio con appositi emendamenti hanno impegnato il capitolo. Nulla è stato fatto per il commercio e l’artigianato e niente contributi per gli studenti universitari. Solo in minima parte per le società sportive”.
Come giudica tutta la faccenda relativa agli SPRAR?
“La gara d’appalto relativa agli SPRAR ha evidenziato la poca trasparenza tenuta dall’amministrazione. E questo non lo dice l’opposizione o l’Opera Pia, lo dice l’Autorità Nazionale Anticorruzione che ha individuato almeno dieci punti di irregolarità della gara. Tutto questo nasce da una cattiva gestione del personale da parte dell’amministrazione che ha smantellato l’ufficio gare e appalti che in passato si era dimostrato efficiente e competente. Probabilmente, se l’amministrazione non avesse provveduto a “chiudere” l’ufficio gare e appalti, oggi non ci troveremmo in questa incresciosa situazione che potrà provocare ingenti danni economici all’Ente. Ma non è il solo caso di poca trasparenza di questo periodo amministrativo. Voglio ricordare il mancato ricorso al mercato elettronico per l’acquisto di beni e servizi, obbligatorio per legge, l’esperto del sindaco pagato dal Comune nell’anno 2013 malgrado il divieto di legge, la vicenda bloccata dall’opposizione relativa ad una variante del PRG chiesta da una sola ditta, il sito del Comune poco aggiornato”.
E per quanto riguarda la questione relativa all’incendio di San Giovanni? Qual è la sua opinione?
“La vicenda dell’incendio dimostra il pressapochismo con cui opera il sindaco. E’ stato demenziale concedere l’autorizzazione per effettuare i fuochi in una zona a ridosso del centro abitato in pieno periodo estivo, contravvenendo a quanto aveva disposto l’apposita commissione prefettizia. E’ successo qualcosa di grave, molto grave, ma nel complesso possiamo ritenerci fortunati che non sia accaduto qualcosa di peggio. Non so chi pagherà i danni ai privati, ma una cosa è certa: l’opposizione farà in modo che questi danni non vengano pagati dall’Ente Comune e che nel procedimento penale il Comune si costituisca parte civile”.
Lei accennava poco fa alla differenziata. Il sindaco sostiene che la proposta dell’ARO con Ragusa fosse valida. Lei cosa ne pensa?
“Non è vero. I fatti hanno fato ragione alle forze di opposizione. Le gare di appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti posta in essere dal Comune di Ragusa è andata deserta e l’assessore Conti del Comune di Ragusa a cui l’amministrazione si era fortemente legata è stato cacciato via dal sindaco di Ragusa. Questo dimostra che aveva ragione l’opposizione a contrastare l’accordo con Ragusa, così come in precedenza avevano fatto i Comune di Monterosso e Giarratana”.
Cos’è accaduto durante l’ultimo consiglio comunale?
“E’ avvenuto che si è sancito unanimemente il principio secondo il quale anche per l’assistenza economica si può attingere al fondo di riserva. Chi quindi prima aveva gridato “vergogna” rispetto alla decisione dell’opposizione (maggioranza in consiglio) di decurtare di qualche migliaio di euro il capitolo dell’assistenza economica per dare un contributo agli studenti universitari, ha fatto solo becera speculazione tentando di fare rivoltare gli assistiti contro i consiglieri. Abbiamo anche dimostrato, carte alla mano, che alcuni amministratori che gridavano “vergogna” quando erano opposizione avevano in più occasioni decurtato il capitolo dell’assistenza economica, senza che accadesse tutto quello che è avvenuto il mese scorso”.
Se vi venisse proposto, sareste disponibili ad effettuare un accordo?
“Se portano in consiglio comunale proposte di buon senso le voteremo. Altrimenti faremo opposizione”.
Lei non pensa che queste carenze economiche possano derivare dai tagli regionali e nazionali che si sono operati?
“Premesso che l’amministrazione precedente ha lasciato in eredità un avanzo di 1 milione e 350 mila euro che l’attuale amministrazione sta utilizzando come cassa, occorre dire che se è pur vera l’intervenuta riduzione dei trasferimenti, è anche vero che questa amministrazione non ha trovato di meglio che innalzare in maniera considerevole le tasse. Mi riferisco all’aumento dell’IMU e dell’addizionale IRPEF (uno dei primi atti di questa amministrazione) ed alla introduzione della TASI che i cittadini chiaramontani si troveranno a pagare tra pochi giorni. Tutto questo ha comportato un introito per il Comune che si aggira sul milione di euro che compensa certamente le intervenute riduzioni dei trasferimenti. In particolare riguardo la TASI che i cittadini si troveranno a pagare entro il 16 dicembre 2014, ha scelto di esautorare il consiglio comunale decidendo autonomamente di applicare la misura minima dell’imposta, avendo invece la possibilità di non applicarla così come hanno fatto i Comuni di Ragusa, Monterosso e Giarratana”.