Pericolo scampato. Almeno per questa volta. Montalbano era e resta ragusano. La fiction non sarà girata in Puglia. Così come era stato ventilato qualche mese fa da un irritato Carlo Degli Esposti, patron della Palomar, la casa di produzione della fortunata serie tv. Lo stesso Degli Esposti ha però fatto marcia indietro dopo il protocollo siglato a palazzo dell’Aquila in cui casa di produzione e territorio si impegnano ad un reciproco coinvolgimento. Insomma, tutto bene quel che finisce bene anche se, adesso, occorrerà essere conseguenti rispetto al percorso delineato. “La firma del protocollo – ha dichiarato Degli Esposti – rappresenta un importante passo in avanti che segue le due riunioni a Noto per creare quello che potrebbe chiamarsi ‘Distretto Montalbano’. Reputo importante il coinvolgimento degli enti locali, non per una questione di meri appoggi o contributi ma per un discorso più articolato. Un discorso che potrà creare ricchezza sia per l’industria dell’audiovisivo che per il territorio di Ragusa. Attraversiamo di certo momenti difficili e ci dev’essere un interesse reciproco. Sono convinto che la serie Montalbano abbia ricevuto tanto da questi luoghi perché lo sfondo del sud-est della Sicilia ha contribuito alla magia. È altrettanto indubbio che girando in questo scorcio di Sicilia abbiamo creato uno sviluppo turistico quantificato nei 15 anni di riprese in alcuni miliardi di euro. Ma abbiamo soprattutto sprecato della ricchezza perché lo sviluppo avrebbe potuto essere molto più ampio. I nuovi tentativi che si stanno portando avanti con gli enti locali, come quello di oggi, e con la Regione sembrano finalmente avere trovato la giusta direzione”.
La lettera di intenti
I rappresentanti degli enti locali territoriali e la deputazione regionale hanno redatto una lettera di intenti che sarà a tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dalla presidenza della Regione siciliana, per non parlare del nuovo assessore al Turismo, Sport e Spettacolo Cleo Li Calzi. L’obiettivo è puntare ad una ulteriore promozione del territorio ibleo. All’incontro erano presenti i vertici della Palomar Spa, rappresentati oltre che da Carlo Degli Esposti dal direttore esecutivo Gianfranco Barbagallo, i rappresentanti dei dodici Comuni iblei, i deputati regionali Nello Dipasquale e Vanessa Ferreri, il presidente della Film Commission Ragusa Gianni Molè, ed ancora gli assessori del Comune di Ragusa Stefano Martorana e Salvatore Martorana.
Tra le altre novità più rilevanti emerse nel corso dell’incontro, la decisione di individuare dei referenti per ogni comune del territorio ibleo al fine di istituire un tavolo operativo per gli aspetti pratici e logistici da offrire alla produzione. Il fondatore di Palomar Carlo Degli Esposti ha sottolineato l’azione concreta positiva intrapresa dal Comune di Ragusa con la sottoscrizione del protocollo d’intesa ed ha invitato tutti i soggetti coinvolti a creare un meccanismo creativo e sinergico per promuovere il territorio, attraverso la fiction televisiva, che possa garantire ricchezza reciproca. Ultima strada esplorata in seno all’incontro, e che ha visto concordi tutti i rappresentanti dei dodici Comuni presenti, quella del coinvolgimento del Distretto Turistico Ibleo nella definizione di azioni e progetti da mettere in campo per creare una “fabbrica diffusa di Montalbano”, come lo stesso Carlo Degli Esposti ha definito l’iniziativa.
I termini dell’accordo
Il Comune di Ragusa verserà fondi, a valere sui proventi della tassa comunale di soggiorno, pari a 50mila euro entro il prossimo 31 dicembre, per la produzione del tv movie “Il giovane Montalbano 2” attualmente in fase di realizzazione, e di 100mila euro per gli anni 2015, 2016 e 2017, nel caso in cui la produzione romana decidesse di realizzare fiction per ciascun anno nel territorio del Comune di Ragusa. La Palomar, controfirmando l’accordo, si impegna a realizzare parte delle riprese nel territorio ragusano e a valorizzare il patrimonio paesaggistico, ambientale, artistico e culturale, con particolare riferimento al quartiere barocco di Ibla, al centro storico di Ragusa superiore, al Castello di Donnafugata. L’impegno sarà anche quello di dare riconoscibilità alla città di Ragusa, con esplicita menzione nei titoli di coda di ciascun tv movie, di promuovere la distribuzione degli sceneggiati in almeno due Paesi, oltre all’Italia, di utilizzare comparse locali, compatibilmente con le esigenze della produzione.