Quando abbiamo capito che questo povero bimbo non era stato vittima degli uomini ombra, uomini senza identità che vivono ai margini della civiltà, rifugiati da qualche mondo lontano, sbarcati su una spiaggia e nascosti tra le serre, dove lavorano per una manciata di pasta, abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo.
Perché d’un tratto ci sembrava che era crollato il mondo, quel mondo che a fatica, contro tutto e tutti, abbiamo provato a costruire, fatto di accoglienza e solidarietà, di pace e di amicizia, di fraternità verso questi popoli, verso questa gente, che è venuta sfidando la morte per un lavoro onesto e per potere garantire ai propri figli un futuro.
Già, garantire il futuro ai propri figli è quello che muove il mondo ma forse non per tutti.
Quando abbiamo capito che potevamo ancora mandare i bimbi a scuola, o a fare un giro in bicicletta; quando abbiamo capito che potevamo continuare a dare ospitalità a questa gente presso le nostre case, ci siamo rallegrati. Ma subito dopo un sinistro e lercio pensiero ha affollato la nostra mente.
E sinceramente non ci ho dormito per niente. Come tutti, penso.
Perché di cose strane ne abbiamo visto da queste parti. Anche di morti ammazzati. Un anno ce ne furono quasi cento. Ma allora era la mafia, che ammazzava per soldi o per potere, e poi si ammazzavano fra loro. Per carità, non sono di certo figli di un Dio minore, ma chi ha scelto lo scuro come spazio dove trascorre la propria vita avrà pure messo in conto di finire, un giorno, con un colpo di lupara addosso.
Ma quel povero bimbo, che male ha fatto per dovere subire queste atrocità e per meritare questa fine?
In città tutti si stanno interrogando cosa si poteva fare per evitare tutto questo e come si è arrivati a tutto questo. Una lunga serie di pseudo esperti si sta affaticando a spiegare il possibile ed il contrario dell’impossibile. Io non ci voglio neppure provare. Proprio non mi interessa.
Montalbano è stato veramente bravo questa volta. Ha cercato bene ed ha trovato prove ed indizi che hanno svelato la verità. La giustizia ha fatto il suo corso, e ci ha dato la verità, fredda come la neve.
Ma noi questa verità quanto la volevamo? In cuor nostro siamo ritornati indietro con il pensiero ed abbiamo sperato e scongiurato che era meglio che fossero stati gli uomini ombra, perché le nostre orecchie non possono sentire adesso questa verità, la verità.
Abbiamo dormito con il dubbio, ma ora che il dubbio lascia il posto alla verità, a questa verità non vogliamo credere. Mi viene di urlare, di maledire il seme che ha messo al mondo questi mostri. Mi viene di implorare un perdono per tutti, incapaci di impedire ciò che neppure eravamo in grado di pensare.
Non ci sono pene per chi non può redimersi perché non è umano. Solo la morte libera da questo turbamento.
Guardo la foto di questo bambino ed immagino l’immagine che ha impresso negli occhi che hanno guardato questi mostri un attimo primo che gli dessero la morte.
Ero fuori città oggi, e di visita in un paese lontano a nord. Entrato in una chiesa dedicata a Maria, come mio solito, ho acceso due candele per i miei cari. Poi ne ho accesa un’altra. Per stu picciriddu, che la Madonna lo deve coccolare per sempre.
Noi speriamo di dimenticare presto.