Il presidente del consiglio comunale di Chiaramonte Gulfi, Paolo Battaglia, risponde al sindaco Vito Fornaro in merito alle dichiarazioni effettuate dal primo cittadino qualche giorno fa sulla nomina dei nuovi revisori dei conti. Il sindaco, in quell’occasione, aveva usato parole molto dure nei confronti dell’opposizione e non aveva esitato a definire “un giallo” la vicenda. In particolare, il gruppo Cambiare per Crescere contestava sia la presenza in aula del consigliere Salvatore Occhipinti durante le fasi di votazione dei revisori, dato che il suddetto consigliere è risultato essere imparentato con un candidato revisore, sia il metodo di votazione scelto per l’elezione. Il candidato imparentato con il consigliere Occhipinti, alla fine, non è stato eletto ma il sindaco aveva parlato di “giallo” spiegando che era stato eletto “Il titolare dello studio per cui lo stesso lavora”.
Oggi, il presidente del consiglio Paolo Battaglia (articolo 4) replica al primo cittadino e chiede che venga effettuata: “ Una “operazione verità” all’interno della pubblica amministrazione”. Battaglia, non esita a definire “irrazionale” il comportamento del sindaco e dichiara: “Il primo cittadino con un atteggiamento irrazionale, mosso esclusivamente da interessi politici nel tentativo di recuperare parte della credibilità perduta, che non trova riscontri nella realtà dei fatti, ha spudoratamente e senza una visione chiara dei fatti, accusato le opposizioni di avere agito senza il rispetto delle procedure, dichiarando altresì che la vicenda potrebbe inquadrarsi in “uno squallido episodio di lottizzazione, figlio dello stesso metodo che nei venti anni precedenti ha consentito il mantenimento di equilibri di potere”.
Il merito alla votazione effettuata in aula per eleggere i revisori dei conti, Battaglia spiega: “Non è accettabile da parte del sindaco Fornaro né l’atteggiamento irrazionale né tantomeno la terminologia adottata contro le opposizioni, che hanno votato secondo quanto previsto dallo Statuto Comunale già applicato nell’ ultima votazione di tre anni fa. Il sindaco ha fatto leva sulla presunta incompatibilità di un possibile candidato per attuare una scaltra e subdola mossa politica contro l’opposizione. Vorrei chiarire – prosegue Battaglia – che in nessuna incompatibilità si trovano i tre revisori dei conti eletti ”.
Battaglia, inoltre, ricorda alcuni episodi che hanno catalizzato l’opinione pubblica durante i mesi scorsi: “Il 24 giugno il sindaco Fornaro autorizzò, per interessi elettoralistici e senza il rispetto delle ordinanze prefettizie, i fuochi pirotecnici in onore di San Giovanni Battista a pochi passi dalla pineta, che solo per miracolo non venne distrutta dalle fiamme durante l’incendio che comunque ha bruciato 16 ettari di macchia mediterranea”.
Inoltre, aggiunge: “Forse ancor più grave è però la spada di Damocle che pende sulla testa del primo cittadino dopo le verifiche dell’Autorità Nazionale Anticorruzione sulla gestione dei servizi di accoglienza, integrazione e tutela dei profughi. Su questo è stato lo stesso Magistrato e presidente Raffaele Cantone ad affermare che la procedura è stata difforme alle norme che regolano l’affidamento dei servizi sociali. Si tratta di una gara viziata da numerose irregolarità tutte andate a vantaggio di una cooperativa a scapito dell’altra concorrente”.Infine, Battaglia conclude: “Evidenziare questi fatti è necessario per contrastare le improvvide dichiarazioni fatte dall’amministrazione”.