Certo, fa ancora un po’ strano vedere seduti accanto Nello Dipasquale, ormai onorevole, con Peppe Calabrese, ex segretario cittadino del Pd. Addirittura per uno scambio di auguri con la presenza di uno dei big del Partito Democratico a livello isolano, il sottosegretario di Stato Davide Farone, molto vicino al premier Matteo Renzi. Ma si sa, la politica è variabile, multiforme. Per cui nulla di cui stupirsi. Tutto può accadere. E così, anche alla presenza del segretario provinciale dei democratici, Giovanni Denaro, l’occasione è stata utile, assieme a tanti amici e simpatizzanti del Partito Democratico, del Megafono e del movimento Territorio che con il deputato regionale hanno condiviso numerosi momenti di impegno politico nel corso degli anni, dalla sua elezione in Consiglio comunale fino all’Ars, per affrontare le questioni più urgenti del futuro. Senza trascurare la “grande questione”, cioè il passaggio dell’on. Dipasquale al Pd, che tanti mugugni ha scatenato. Ma il sottosegretario non si è sottratto dall’effettuare una valutazione anche in questa direzione. “Una grande presenza qui in segreteria – ha detto – segnale di condivisione rispetto ad una scelta travagliata ma coerente che ha portato Dipasquale ad entrare nel Pd. Un percorso credibile che è stato attraversato da più appuntamenti che hanno visto Nello fare una scelta chiara e netta. Il tema non è che ha cambiato idea Nello, ma il tema è che è cambiato il Pd divenendo un partito che è di condivisione di un percorso per il rilancio del Paese. Noi auspichiamo tanti casi come questi e i dati elettorali che ci hanno visto primeggiare con il 40% dei consensi ci spiegano che abbiamo avviato un percorso giusto. Il Pd ha smesso di rappresentare solo una parte della Sinistra o del Centrosinistra, rischiando di rappresentare solo i ceti garantiti. Abbiamo cambiato per rappresentare la stragrande maggioranza degli italiani”. Chiara, dunque, la presa di posizione del sottosegretario Faraone che non ha escluso il passaggio, nel Partito Democratico, di altre figure autorevoli presenti sul territorio ibleo. Parlando del suo passaggio tra i democratici, l’on. Dipasquale ha voluto chiarire: “Ho compiuto la scelta che ho ritenuto più giusta per il mio percorso politico ma soprattutto rispetto ad un impegno da rilanciare sul territorio provinciale e regionale affrontando sfide a cui anche il Governo del presidente Crocetta sta lavorando ormai da mesi per raggiungere obiettivi sempre più utili all’isola e ai siciliani. E questo nonostante chi rema ogni giorno contro, chi fa populismo e chi strumentalizza ogni cosa”. Questo il Dipasquale-pensiero che, ovviamente, non coincide con lo stesso modo di vedere le cose da parte di chi da tempo milita nel Pd. Devono cambiare loro o deve cambiare il partito? Si vedrà più avanti. Intanto, però, l’on. Dipasquale sta consumando tutti i passaggi affinché questo “ingresso” possa consumare le proprie tappe senza colpo ferire ed essere accettato il più possibile dalla base.