L’ex macello di Ibla diventa una ecostazione. Leggasi una struttura che servirà ai cittadini per conferire i propri rifiuti riciclati dopo averli pesati con una bilancia dell’ultima generazione. Una bilancia che, si spera, più funzionale di quella che era stata installata al centro comunale di raccolta di via Paestum e che tanti problemi ha causato. Ma questa dovrebbe essere un’altra storia, o almeno si spera.
L’ecostazione è stata attivata nell’ambito del progetto “Smot – gestione sostenibile delle città storiche del Mediterraneo”, finanziato dal programma europeo Enpi Cbc Med. Il Comune di Ragusa, in partnership con Svimed onlus, ha pensato a questo sito, però, non soltanto come ad un luogo in cui conferire rifiuti. Ma anche, e soprattutto, come un punto d’incontro in cui informare i cittadini sulle opportunità derivanti dal riciclaggio dei rifiuti.
Ed ecco perché l’obiettivo è quello di attivare laboratori didattici, eventi di sensibilizzazione e, in un futuro non molto remoto, abbinare al sito in questione un centro di informazione turistica. Alla presentazione erano presenti il sindaco Federico Piccitto e l’assessore venuto da lontano Antonio Zanotto.
La struttura sarà al servizio dei residenti di Ragusa, non solo Ibla, per la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani come carta, plastica, vetro, lattine, di alcune frazioni merceologiche di rifiuti speciali, assimilabili ai rifiuti solidi urbani, come pile esauste, lampadine, toner e cartucce, oli vegetali e medicinali scaduti, con la possibilità di raccogliere dei punti ed usufruire di una conseguente riduzione sulla tassa sui rifiuti.
A fine gennaio dovrebbe tenersi il primo incontro dedicato ai cittadini ma l’obiettivo è quello di coinvolgere associazioni, scuole, ristoranti, bar, hotel, che hanno già iniziato un percorso partecipato lo scorso ottobre, contribuendo a definire un’idea comune per una città più sostenibile per i cittadini e per i turisti che la visitano.