Si sono concluse ieri sera, con l’adorazione de Re Magi, le rappresentazioni del presepe vivente di Chiaramonte Gulfi, organizzato dall’associazione “Presepe Vivente” e patrocinato dal Comune di Chiaramonte. Secondo una prima stima degli organizzatori, sarebbero state circa 3500 le presenze complessive alle quattro serate di rappresentazione. Soddisfazione è stata espressa da parte del presidente dell’associazione, Elga Alescio: “E’ un numero importante, siamo molto contenti”, dichiara.
Come si diceva, le rappresentazioni sono terminate ieri sera con l’arrivo dei Re Magi alla grotta della natività. Alle 19.00, il corteo è partito da Piazza Duomo. Il parroco, don Salvatore Vaccaro, ha consegnato i doni ai tre figuranti, così come ricorda la tradizione: oro, incenso e mirra. Successivamente, a dorso di cavallo, i Re Magi sono arrivati al presepe e si sono sistemati all’interno della grotta della natività, insieme alla Sacra Famiglia, al bue e all’asinello.
E anche ieri sera, dunque, il presepe ispirato ai mestieri degli anni ’40 e ’50 ha preso vita: ed ecco l’erbolaia, il fabbro che costruisce marranzani, il suonatore di strumenti musicali costruiti con le pelli artigianali, il barbiere. E ancora i suonatori di fisarmonica e chitarra che hanno animato tutto il percorso, i “parenti dall’America”, arrivati con tanto di valigia gigante al seguito, gli avventori dell’osteria intenti a mangiare un boccone di salsiccia arrostita e a bere un bicchiere di vino.
Il sindaco Vito Fornaro si è prestato, simpaticamente, a “scaniare” il pane casereccio, impastato dalle sapienti mani di alcune figuranti in una delle case di via Collegio Vecchio e via Nicola Ragusa. Anche l’assessore Alessandro Cascone e l’assessore Schembari, si sono prestati al gioco. Con la serata di ieri, si sono ufficialmente conclusi i festeggiamenti natalizi. Non resta che rinnovare l’appuntamento all’anno prossimo.