Un charter Comiso-New York. Potrebbe partire già in primavera. In occasione del settantesimo anniversario dello sbarco degli americani in Sicilia. E’ una delle proposte allettanti messe sul tavolo in occasione della rivisitazione degli accordi tesi a potenziare le tratte aeree sull’area iblea. In che modo?
Destinando parte del “tesoretto” dell’ex Provincia regionale di Ragusa (ammontante a qualcosa come 60 milioni di euro, derivante dai proventi della privatizzazione del cementiero Insicem) all’aeroporto “Pio La Torre”. E’ questa la risultante dell’assemblea dei sottoscrittori dell’accordo di programma dei fondi ex Insicem che ha accolto la proposta del commissario straordinario dell’ente di viale del Fante, Dario Cartabellotta.
Allo scalo casmeneo andranno 1,6 milioni di euro, frutto dei ribassi d’asta già maturati. La cifra potrebbe arrivare a 1,9 milioni di euro qualora si realizzeranno nuovi ribassi. In pratica sono Milano, Bologna e Venezia oltre a tre capitali europee le nuove destinazioni che sarà possibile raggiungere, a partire dai prossimi mesi, dall’aeroporto casmeneo. Lo dice il piano di sviluppo presentato dalla Soaco Spa, società che gestisce il “Pio La Torre”.
La Provincia regionale, dopo aver sottoscritto una convenzione con la Soaco, procederà quindi all’emanazione di bandi riservati ai vettori, i quali dovranno garantire i 6 nuovi collegamenti. Le nuove tratte dovranno avere una durata quadriennale. Si andranno a sommare alle destinazioni che è già possibile raggiungere da Comiso: Roma, Pisa e Milano (Linate) per quanto riguarda le nazionali; Bruxelles, Londra, Francoforte e Dublino (quest’ultima solo estiva) per le internazionali. Ipotizzando una media di riempimento degli aeromobili del 70%, i nuovi collegamenti dovrebbero portare al “Pio La Torre” un incremento di passeggeri pari a circa 190.000 unità annue, con ricadute sul territorio che si aggirano intorno a 20milioni di euro. Una somma ben al di sopra della cifra stanziata.