Il consiglio comunale di Chiaramonte Gulfi ha approvato ieri sera all’unanimità il PAES (Piano Azione Energetica Sostenibile) che prevede la possibilità di ottenere una serie di finanziamenti da parte dell’Unione Europea atti a diminuire entro l’anno 2020 le emissioni inquinanti di Co2 (il 20% del totale di emissioni rispetto all’anno 2011). Inoltre, è stato anche nominato un altro revisore dei conti, Giuseppe Barone, al posto della dimissionaria Laura Licitra. La seduta si apre con la proposta del consigliere Giovanni Morreale (Cambiare per Crescere) che chiede di anticipare il punto sul PAES, in quanto l’ingegnere Sandro Feligioni, presente ieri sera in consiglio per relazione sull’argomento, aveva la necessità di andare a Monterosso Almo per relazionare anche in quella sede.
Il presidente Paolo Battaglia mette ai voti la proposta che viene respinta. Il consigliere Luigi Stamilla (Cambiare per Crescere), si scusa con l’ingegnere, dichiarando: “Questo non è un esempio della cortesia di Chiaramonte”. La bocciatura della proposta di Morreale fa si che si segua l’ordine prestabilito. Si parte, dunque, con l’elezione del nuovo revisore dei conti che andrà a sostituire la dimissionaria Laura Licitra. Il consigliere Stamilla prende la parola: “Studiando la normativa mi sono imbattuto in una sentenza che vorrei fosse allegata. Tale sentenza si applica ai comuni al di sotto dei 15 mila abitanti. La struttura a triunvirato del collegio dei revisori non è prevista, piuttosto ci si orienta verso un collegio monocratico. Ritengo che potremmo incorrere in sanzioni. Per questo il nostro gruppo si asterrà da qualsiasi votazione”.
La questione, in effetti, era già stata portata in aula durante la prima votazione del collegio. In pratica, ci sarebbero due pareri in merito al tipo di votazione da effettuare. Il consiglio di Chiaramonte si è attenuto a quanto previsto dallo statuto comunale, votando tre revisori dei conti. La giurisprudenza più recente, invece, sarebbe orientata in maniera diversa: sarebbe prevista, infatti, un’unica votazione. Il consigliere Giuseppe Nicastro (Lista Salvatore Nicosia), chiede un parere al vice segretario comunale (da oggi segretario per circa quattro mesi al posto di Maria Grazia D’Erba), Franco Cardaci che risponde, sostanzialmente, che la questione doveva essere risolta durante il precedente consiglio, in quanto i revisori sono stati nominati in quella sede. Stamilla chiede una revoca in autotutela.
Il consigliere Giuseppe Nicastro, infine, dichiara: “Propongo di procedere alla votazione e di chiedere un parere all’assessorato agli enti locali”. Il gruppo Cambiare per Crescere abbandona l’aula per non accedere alla votazione, mentre i restanti consiglieri (PD, Articolo 4 e Lista Salvatore Nicosia), con otto voti favorevoli eleggono nuovo revisore Giuseppe Barone.
Subito dopo, i consiglieri di Cambiare per Crescere rientrano in aula. Viene discusso il punto per l’approvazione del PAES. Espone il progetto l’ingegnere Sandro Feligioni. Chiaramonte, Monterosso, Giarratana, Santa Croce, Acate e Comiso (capofila), fanno parte dell’ATS Sinergia Iblea e insieme aderiranno al PAES. L’ingegnere spiega: “Il termine ultimo per la presentazione è il 31 gennaio. Voi vi siete presi un impegno firmando i patti dei sindaci. Questo piano è partito da una “foto” del Comune sulle emissioni di Co2 nel 2011. Ebbene, bisogna ridurre le emissioni entro il 2020 del 20%. Il PAES riguarda tutto il territorio comunale, anche i privati cittadini: abbiamo censito gli edifici pubblici, gli edifici privati, produttivi, i trasporti, l’illuminazione, gli edifici residenziali. Il settore produttivo è quello che consuma di più. I maggiori consumi riguardano l’energia elettrica, seguiti dal gasolio e dal gas naturale. Sono 2800 le tonnellate di Co2 da ridurre con il PAES. Si tratta di azioni concrete e propositive che devono essere costantemente controllate e aggiornate e sono suddivise per tipologia d’intervento: dalla raccolta metodica delle bollette, all’incentivo nell’uso di energia verde, fino agli involucri per gli edifici. Per quanto riguarda i privati, avvieremo una campagna di informazione e dovrà essere allegato al piano regolatore anche il piano energetico, proprio per spingere in questa direzione. Inoltre, verrà redatto il PRIC (Piano regolatore illuminazione comunale). Verrà attivato anche uno sportello energia per tutti i cittadini”.
Il consigliere Antonella Occhipinti, a fine relazione, chiede: “Volevo chiedere al sindaco se sono previsti interventi alla rete idrica”. Il sindaco Vito Fornaro, spiega: “Si, è stato appositamente inserito”. La Occhipinti, inoltre, chiede: “Verranno effettuati degli incontri pubblici per spiegare il PAES ai cittadini?”. Anche in questo caso, il sindaco risponde di si. Il Paes, viene votato all’unanimità.
A margine del consiglio, per fornire ulteriore chiarezza, è stato chiesto al sindaco di spiegare per grandi linee in cosa consiste esattamente il PAES.Fornaro, spiega: “Siamo partiti da una baseline, ovvero una “Fotografia” energetica sul consumo di Co2 di tutto il territorio di Chiaramonte nell’anno 2011. La votazione di stasera permette una serie di azioni che sono rivolte a tutta la collettività, non solo all’Ente Comune. Il PAES permetterà di accedere ai bandi che l’Europa farà e, se i bandi verranno vinti, ad accedere a questi fondi per la riqualificazione energetica”. Fornaro, infatti, precisa: “L’obiettivo dell’Europa è quello di abbattere le emissioni di Co2. In questo modo, coinvolgendo i privati, si possono ottenere risultati migliori”.
Fornaro, infine, dichiara: “Tra gli interventi che ho voluto far inserire nel progetto c’è proprio la perdita dell’acqua. Il problema idrico è stato sollevato proprio da Chiaramonte e portato alla luce in tutti gli altri Comuni aderenti”. Il sindaco, infine, spiega la ratio della scelta: “Questa è una svolta perché non è un lavoro fine a sé stesso ma una vera e propria strategia per il futuro che va oltre le mura del Comune. Non è ambientalismo spicciolo, bensì qualcosa che porta davvero un vantaggio economico. Si tratta di una svolta culturale e coinvolgeremo tutti, dai progettisti alle associazioni di categoria fino ai privati cittadini”.