“Dobbiamo tentare di far capire stasera che condivisione significa agire comune e non solo attendere soluzioni”. E’ questa l’idea di Salvatore Paravizzini, presidente del comitato cittadino apartitico ChiaramonteSottoAttacco, espressa ieri sera durante la proiezione del docu-film “Muostory” realizzato da Guglielmo Panebianco (presidente NoMuos Sicilia).
All’interno dell’aula del giudice di pace di Chiaramonte, infatti, una cinquantina di persone hanno assistito alla proiezione di un documento che vuole raccontare la storia della Sicilia dallo sbarco degli alleati durante la seconda guerra mondiale, fino alle recentissime battaglie NoMuos. Un documento girato in chiave critica, con immagini d’epoca e interviste realizzate ai leader politici che, a vario titolo si sono occupati della vicenda Muos. Alla proiezione avrebbero dovuto partecipare anche il regista Panebianco e Concetta Gualato (attivista mamme NoMuos), assenti in quanto relatori in un convegno che si è tenuto contemporaneamente ieri sera a Niscemi.
Durante la presentazione, Paravizzini spiega: “Siamo partiti a Chiaramonte con questa idea: informare i cittadini, vogliamo creare una coscienza critica. Fin da adesso, vi invitiamo all’escursione che effettueremo a marzo alla Sughereta di Niscemi, in modo da far conoscere a tutti l’imponenza del Muos. Ricordate che una di queste antenne è direzionata proprio su Chiaramonte e le onde diffuse coprono praticamente tutto il territorio siciliano. Noi vogliamo accendere un riflettore sulla questione, basandoci su studi scientifici. E’ dal 2006 che il popolo NoMuos si batte e non ci fermeremo adesso”.
Il film, suddiviso in due parti, inizia raccontando la storia della Sicilia a partire dello sbarco degli alleati che, grazie alle infiltrazioni mafiose nel territorio e al supporto di boss italo-americani, sono riusciti ad ottenere facilmente il controllo dell’isola e a non trovare praticamente resistenza. Tutta la storia della Sicilia, secondo la lettura offerta dal regista, parte da quell’evento ed è stata interamente frutto di accordi programmatici (o come viene detto nel film “l’inizio della svendita del territorio agli USA”) fra Stati Uniti e Italia. Il film sfiora eventi della nostra storia, ancora avvolti nel mistero: dalla strage di Portella della Ginestra fino al caso Mattei. Quasi nessun presidente americano si salva, neppure Obama che, anzi, avrebbe aumentato il budget per la spesa militare rispetto al suo predecessore Bush. Dal 2007 inizia la vera e propria storia del Muos, quando viene richiesto al Comune di Niscemi il nulla osta per la sua costruzione.
Da allora, un continuo rimbalzare di autorizzazioni, nulla osta, revoche delle autorizzazioni e revoche delle revoche che è continuano fino ai giorni nostri, sia sotto il governo Lombardo che sotto quello di Crocetta (e, a livello nazionale, sia sotto quelli di centro destra che sotto quelli di centro sinistra). La nascita del comitato NoMuos, che subito ha iniziato a battersi per ottenere delle risposte a livello istituzionale ed impedire che il Muos entri in funzione, ha solamente contribuito a rimarcare, ancora di più, la siderale distanza fra classe dirigente e cittadini. Oggi, gli attivisti sono in attesa della sentenza del TAR e qualunque sarà la risposta del Tribunale Regionale la battaglia non si fermerà.
Salvatore Paravizzini, chiarisce a fine incontro durante il dibattito con i presenti: “Il popolo NoMuos non è contro gli americani, ma si batte solo per la salute”.