Finalmente dovremmo esserci. Dopo una attesa durata una decina d’anni, dalla fine di marzo, forse anche prima, dovrebbe partire il servizio di telesorveglianza alla zona industriale di Ragusa. Un percorso duro, tutto in salita, che da qualche settimana era diventato pianura per trasformarsi, adesso, in una ripida discesa. Lo scorso 29 gennaio, infatti, sono stati affidati i lavori di manutenzione finalizzati all’attivazione dell’impianto.
A darne comunicazione la Cna territoriale di Ragusa e il parco commerciale “Isole Iblee” che, dopo una serie di confronti con l’Irsap e la disponibilità manifestata dai vertici dell’ex consorzio Asi, in particolare dall’ing. Maurizio Catania, sono arrivati ad incassare un risultato positivo.
I tempi? “Entro il 9 marzo – dicono il presidente della Cna di Ragusa, Giorgio Biazzo, con il responsabile organizzativo, Antonella Caldarera, e il presidente del Cda di Isole iblee, Gianni Corallo – l’azienda appaltatrice è chiamata a completare la manutenzione straordinaria. Dobbiamo, infatti, considerare che l’infrastruttura è stata ultimata parecchi anni fa e che, però, non è mai entrata in funzione.
Vale la pena di precisare che alla stessa azienda vincitrice del bando di gara, la Gis srl di Pedrengo, in provincia di Bergamo, è stata pure affidata la gestione dell’infrastruttura di questo primo anno. Ecco perché, a questo punto, speriamo di essere arrivati davvero all’ultima tappa prima dell’attivazione della telesorveglianza che sarà seguita da Sergio Salonia responsabile del progetto in questione e da Giampiero Zocco direttore dei lavori”.
Nell’ultimo anno, i furti nelle aziende della zona industriale di Ragusa, un tempo porto franco, o quasi, non si contano neppure più. Ecco perché il sistema in questione assume una rilevanza fondamentale per fare in modo che lo stentato sviluppo economico locale, dovuto ai problemi legati alla crisi, non debba fare i conti pure con la criminalità.
Foto: internet