Un nuovo futuro per il Consorzio universitario ibleo? Dopo i problemi degli ultimi anni, dopo la soppressione dei corsi di laurea che avevano dato lustro al territorio, c’è la possibilità di ripartire? Forse. E questo passo in avanti è stato annunciato dall’attuale commissario straordinario dell’ex Provincia regionale di Ragusa, Dario Cartabellotta, il quale, alla presenza del presidente del Cui, Cesare Borrometi, oltre che di deputati e senatori, per non parlare delle altre rappresentanze politiche della provincia, ha chiarito che l’ente di viale del Fante potrebbe decidere di revocare la deliberazione di recesso dal Cui firmata dall’ex commissario Floreno.
Un modo per sconfessare l’operato del predecessore ma, soprattutto, per costruire un sistema sinergico che consenta alla formazione di qualità di tornare di nuovo a fare capolino dalle nostre parti. L’obiettivo è ambizioso. Sarà concretizzato? Chissà. Intanto c’è chi, come l’associazione “Partecipiamo”, vale a dire il movimento che si riconosce nelle posizioni del presidente del Consiglio comunale di Ragusa, Gianni Iacono, il quale a sua volta ha espresso il nome dell’attuale presidente Borrometi al vertice del Cui, chiede con forza che il commissario proceda alla revoca della deliberazione di recesso.
Cartabellotta ha parlato della necessità di adottare una nuova politica di riduzione delle spese del Consorzio e subito dopo si potrebbe puntare al ritiro del contenzioso tra i due enti riferito alla revoca della delibera in questione. L’associazione Partecipiamo propone invece un modo diverso di procedere. “Si traduca presto questa volontà in atto deliberativo e molti problemi si sbloccheranno.
La revoca della delibera dell’ex commissario Floreno la si deve fare come primo passo perché solo così il Libero Consorzio potrà completare la compagine sociale ed entrare a pieno titolo e con pieni poteri nella governance del Cui. E’ necessario che l’ex Provincia revochi la delibera, si rimetta in linea, in termini contabili per cessare così la condizione di debitrice”.
L’ex Provincia, insomma, dovrebbe riportare le somme che dall’apposito capitolo “contributo al Consorzio” erano state spostate al capitolo “economie di gestione”. “A quel punto – dicono ancora da Partecipiamo – sarà la nuova assemblea dei soci, compreso quindi il Libero Consorzio, a porre fine al contenzioso in corso, decidendo di muoversi poi lungo le linee dei suggerimenti portati avanti da Cartabellotta”. Il quale ha ribadito la necessità di avviare un nuovo programma formativo, lavorare per l’acquisizione di nuovi soci sposata con una politica di spending review attuata dal Cda del Consorzio. Il nuovo consiglio di amministrazione, vale la pena di ricordarlo, non percepisce alcun compenso per il servizio che svolge.