Nelle prime ore della mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ragusa, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Ragusa (dr. Giampiccolo) su richiesta del P.M. dott.ssa Serena Menicucci della locale Procura della Repubblica, nei confronti di I. S. classe ’50 di Vittoria, imprenditore agricolo incensurato, accusato del reato di favoreggiamento della prostituzione.
Le indagini sono state avviate negli ultimi mesi dell’anno 2013, quando un imprenditore di Vittoria e allora esponente di un partito politico, dopo aver avuto un rapporto sessuale con giovani donne dell’est europeo, contattate tramite una bacheca di annunci on-line, rimaneva vittima di un’estorsione poiché, durante la consumazione del rapporto, sono state scattate delle fotografie compromettenti e, per impedire la divulgazione delle stesse, in più tranche, gli veniva richiesta la somma complessiva di 100.000 euro, da consegnare nell’arco di un mese. Capendo di essere rimasto intrappolato in un ricatto da cui non sarebbe più riuscito a venire fuori, il soggetto ha deciso di sporgere denuncia presso i Carabinieri che, immediatamente, hanno avviato le indagini per individuare gli autori del fatto.
A seguito dell’ennesima richiesta di pagamento di una somma di denaro per impedire la divulgazione delle foto, con l’accordo della vittima, in data 19 dicembre 2013, è stato organizzato un servizio di osservazione finalizzato a fermare gli estortori proprio nel momento in cui ritiravano una busta con il denaro richiesto. Tale servizio ha sortito gli effetti sperati, poiché sono stati arrestati in flagranza del reato di estorsione in concorso i cittadini rumeni MARIN George di anni 30 e HODOROG Veronica di anni 40, sorpresi mentre ritiravano dal posto convenuto, sito lungo una strada di campagna, la busta depositata dalla vittima e in cui avrebbe dovuto trovarsi la somma di denaro richiesta che, solo come prima tranche del totale, doveva essere di 2.000 – 3.000 €.
Le indagini però sono proseguite, al fine di accertare se altri uomini erano rimasti vittime dello stesso tipo di ricatto e se vi erano altri soggetti coinvolti nella vicenda. Dai successivi accertamenti, svolti anche monitorando le bacheche di annunci on-line esistenti sul web e relativi alla provincia di Ragusa, emergeva che vi erano una serie di giovani donne, tutte di nazionalità rumena, dedite alla prostituzione, che adescavano i loro clienti tramite tali annunci e dalle indagini emergeva pure che l’attività di prostituzione veniva esercitata all’interno di alcune abitazioni site nel comune di Comiso. Proprio in questa fase dell’attività criminosa è stato inquadrato il ruolo di I. S., poiché il suo compito era quello d’individuare le abitazioni dove avvenivano gli incontri sessuali con i clienti della giovani donne e occuparsi della stipula dei relativi contratti d’affitto. Per tale motivo l’uomo è stato arrestato per il reato di favoreggiamento della prostituzione e posto agli arresti domiciliari.