Non si fermano più. Neppure il maltempo li blocca. Arrivano senza soluzione di continuità. Sbarchi a ripetizione. Come se piovesse. Giusto per restare in tema. Gli ultimi due lunedì, dopo che un terzo si era concretizzato domenica scorsa. Duecentottanta in tutto le persone soccorse nella giornata di lunedì. Ben 191, di cui 9 donne, sono arrivate a bordo del pattugliatore multiruolo “Monte Cimone” della Guardia di Finanza, 89, di cui 8 donne ed una bambina, a bordo del mercantile “Gaz Concord” battente bandiera panamense. I paesi di provenienza dei fuggitivi sono Mali, Senegal, Gambia.
Come se non bastasse, c’erano anche tre donne incinte che sono state ricoverate all’ospedale Maggiore di Modica. Altri ricoveri, ma al Civile di Ragusa, per due uomini che accusavano dolori alle gambe. Il primo gruppo è stato intercettato a meno di 30 miglia dalle coste libiche. In due gommoni c’erano bordo centinaia di persone. Tutti ammassati come se si trattasse di sardine. Come se ciò non bastasse, dopo l’operazione portata a termine dal pattugliatore “Monte Cimone” è stato segnalato alla Capitaneria di porto di Pozzallo l’arrivo di un mercantile battente bandiera panamense con a bordo 89 migranti.
Che la situazione sia peggiorata rispetto allo scorso anno lo rivelano i numeri. Nei primi trenta giorni del 2015 sono sbarcate in Sicilia 3.538 persone contro le 2.171 sbarcate nello stesso periodo dell’anno precedente. Insomma, una vera e propria fuga dai Paesi transfrontalieri del Mediterraneo, aggravata ancora di più da quanto sta accadendo in Libia. Fino a quando andrà avanti così?