Seduta “flash” quella del consiglio comunale di ieri sera a Chiaramonte Gulfi. Approvati all’unanimità tutti i punti all’ordine del giorno (proposta ordine del giorno presentata da Federazione Provinciale Coldiretti di Ragusa; regolamento comunale per la disciplina delle attività di autoservizio pubblico non di linea, modifica articolo 12; nomina commissione per l’assegnazione delle aree per insediamenti produttivi artigianali di contrada Coffa e un progetto di modifica di prospetto di un immobile per una ditta edile). Ordinaria amministrazione, si potrebbe pensare. E in effetti è così.
Ma in ogni caso i tentativi di polemica non sono mancati. Durante le comunicazioni, interrogazioni e le interpellanze, il consigliere Luigi Stamilla (Cambiare per Crescere), presenta un’interrogazione da allegare al verbale di seduta in cui polemizza (per l’ennesima volta), contro il presidente e l’orario delle sedute: “Chiediamo per l’ennesima volta come mai il consiglio debba tenersi alle ore 18.00. Abbiamo impegni professionali, non possiamo lasciare il nostro lavoro per venire qui a quest’ora. Sette consiglieri su 15 hanno chiesto più volte al presidente di cambiare l’orario”. Una vexata quaestio il problema dell’orario delle sedute, anche se attualmente i 7 consiglieri che hanno fatto richiesta di modifica, con buona pace per il consigliere Stamilla, restano in minoranza.
Gli fa eco il consigliere Giovanni Vivera (Cambiare per crescere) che legge in aula una lettera aperta: “Quasi tutti i Comuni della provincia, in particolare nei Comuni limitrofi, i consigli comunali vengono convocati in orari decenti e consoni alle usanze locali. Mi rammarico della mancanza di rispetto che ha il presidente nei confronti dei nostri cittadini”.
Ma la lettera aperta del consigliere Vivera sembra proprio l’occasione per ribadire, ancora una volta, l’avversione che ha il gruppo Cambiare per Crescere (o almeno alcuni suoi componenti) nei confronti del presidente Paolo Battaglia. La lettera, infatti, cita alcune “cose importanti”, a mo’ di sfottò, che sono state discusse durante i passati consigli, come la modifica dello statuo comunale per la disposizione delle autorità durante le processioni religiose, le misure contro i consiglieri “riottosi”: “Ovvero come non far parlare i consiglieri Vivera e Stamilla, azioni antidemocratiche mai adottate in tutti i Comuni ed in particolare a Chiaramonte”.
Infine, la nomina dei revisori dei conti: “Difatti si poteva ottenere un notevole risparmio con la nomina di un solo revisore e invece anziché uno tre, abbondiamo”. A fine lettura, il presidente preferisce comunque non rispondere e passa al prossimo ordine del giorno.
Interessante notare come i cosiddetti consiglieri “riottosi” (termine usato nella lettera dello stesso Giovanni Vivera), siano stati gli unici a prendere la parola durante il consiglio. In ogni caso, prima di sciogliere le seduta, il consigliere Stamilla prova ancora una volta a punzecchiare il presidente che comunque non ha risposto : “La gomma da masticare in consiglio comunale?” Vivera gli fa eco: “Ce l’ha una gomma per me?”.
foto: repertorio