“Essere donna è così affascinante. E’ un avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai.” (Oriana Fallaci – ‘Lettera ad un bambino mai nato’)
8 marzo: giorno delle donne e per le donne, per ricordare le lotte fatte e quelle che continueranno a fare, per trovare un posto in un mondo che non è stato concepito per essere giusto con loro. E in questa giornata vorrei dedicare un pensiero a chi rappresenta per me la Donna per eccellenza: mia nonna. Classe 1923, donna semplice e scaltra al tempo stesso, tuttora vivente ma costretta a lottare ancora una volta contro una malattia che le ha rubato il passato: la sindrome di Alzheimer. Mi ha insegnato tanto e due cose in particolare: il valore della libertà e il senso della felicità. Mi ha insegnato che per una donna non basta parlare o scrivere della propria liberazione, ma è necessario viverla la propria liberazione, tirandosi sempre fuori dai guai. Mi ha insegnato che nelle situazioni disperate non resta che capovolgere il mondo, trasformarlo e crearlo dal principio. Lei non aveva tempo per aspettare che la società del suo tempo la liberasse dal suo ruolo di moglie e madre. Ha iniziato a farlo da sola. Con i suoi risparmi, in un momento di crisi per il mondo agricolo in cui viveva, ha messo su una piccola attività commerciale che ha lasciato poi alle due figlie, perché l’indipendenza economica per una donna è tutto, continuava a ripetere. Insieme allo studio sono le cose che ti rendono libera. Lei naturalmente non aveva potuto studiare ma sapeva ed era fermamente convinta che tutti quanti hanno doti meravigliose nascoste nel profondo, tutti hanno un talento che va sviluppato in modo da poter dare, condividere, brillare. E il talento si sviluppa lavorando sodo per diventare bravi in qualcosa, perché quello che sai fare bene può cambiarti la vita, può renderti felice. La felicità è quando una donna si sente libera, quando non sente dentro barriere che schiacciano talenti e desideri, quando è libera di creare, competere e allo stesso tempo sentirsi amata proprio perché lo fa, amata da un uomo in grado di apprezzare la forza, il talento della sua compagna e di andarne fiero.