Chiaramonte Gulfi accoglie Ismaele La Vardera e Marco Ligabue per dire “no” ad ogni forma di mafia. Sono state due giornate intense in cui il ventunenne di Villabate, noto al grande pubblico per aver svelato in un’inchiesta giornalistica gli inciuci dell’amministrazione del suo paese d’origine, ha incontrato ieri sera la cittadinanza presentando il suo libro “Le piccole cose fanno la differenza. Il silenzio è dolo” nei locali dell’aula del Giudice di Pace e stamani le classi terze medie e l’istituto Alberghiero di Chiaramonte all’interno della palestra comunale.
Due incontri, dunque, per ribadire un semplice ma efficace concetto: è solo partendo dalle piccole cose che è possibile il cambiamento. Gli eventi sono stati organizzati dall’associazione Nusquama in occasione del ventennale della loro fondazione e patrocinati dal Comune di Chiaramonte.
Ieri sera, oltre ad Ismaele La Vardera, sono intervenuti anche Eliana Giudice, presidente dell’associazione Antiracket e Antiusura di Vittoria e Luca Angello, consigliere comunale di Santa Croce e referente per l’associazione nazionale Verità Scomode per la Provincia di Ragusa, di cui lo stesso Ismaele La Vardera è il presidente. Eliana Giudice ha letto alcuni brani significativi tratti dal libro di La Vardera e ha spiegato: “La mafia si combatte partendo dalle scuole. Sono rimasta particolarmente colpita guardando il servizio a Le Iene ed è stato così che ho contattato e conosciuto Ismaele”.
E in effetti, la storia di Ismaele La Vardera parte proprio da quell’ormai famoso servizio andato in onda il 15 ottobre 2014 a Le Iene di Italia 1 dal titolo “Un 21enne contro l’omertà politica” anche se, come spiegato dallo stesso autore, il fattaccio era ben noto sin da quando l’inchiesta era andata in onda qualche mese prima a Telejato, nota televisione antimafia diretta da Pino Maniaci. Ma, come spiegato dallo stesso La Vardera, pur essendo un fatto di portata così eclatante, fino all’arrivo de Le Iene, a Villabate sostanzialmente non era successo nulla. Successivamente, invece, il terremoto provocato dall’inchiesta ha fatto dimettere sindaco e giunta. In parole molto sintetiche, la vicenda raccontata da La Vardera, parla di ciò che è accaduto a Villabate durante il sorteggio di alcuni scrutinatori.
Già all’indomani di quel sorteggio raffazzonato e pieno di buchi (la cui poca chiarezza era stata messa in evidenza anche da un verbale ufficiale), La Vardera, parlando al telefono con uno dei consiglieri implicati nella vicenda (Enzo Licciardi), registra la telefonata e manda in onda un servizio a Telejato, scoperchiando un sistema diffuso (e purtroppo ben noto) di malaffare e di raccomandazioni dei soliti noti con tanto di prove. Le Iene si interessano al caso e il resto è storia. Ma oltre al libro, edito da Navarra editore, La Vardera ha deciso di non fermarsi, riuscendo a coinvolgere in un progetto musicale dal titolo “Il silenzio è dolo” anche il cantautore Marco Ligabue che ha scritto una canzone dal titolo omonimo e coinvolgendo anche Lello Analfino dei Tinturia e Othelloman, rapper palermitano.
Il videoclip è stato girato per le strade di Palermo e di altre località limitrofe. Stamani, Ismaele La Vardera e Marco Ligabue hanno incontrato i ragazzi delle scuole: da quando infatti è nato il progetto, sono stati realizzati tantissimi incontri in giro per l’Italia proprio per sensibilizzare le scolaresche e ad invitare le nuove generazioni a non abbassare mai la guardia. Durante il suo intervento, Ismaele La Vardera, spiega: “Noi non siamo dei bamboccioni, oltre a scrivere “doccia time” su Facebook c’è altro. Purtroppo, la Sicilia paga un danno d’immagine causato da 5000 schedati per mafia, contro i 5 milioni di abitanti onesti”.
Il suo discorso è semplice e diretto, un parlare da ragazzo ai ragazzi, da “quasi coetaneo”, spontaneo e piacevole. I ragazzi, d’altra parte, sono rimasti particolarmente vigili e attenti, intervenendo e partecipando a fine discorso. La Vardera, continua: “Ci propinano anche un’immagine sbagliata di mafia che non esiste. Oggi, la mafia non uccide più, piuttosto agisce con altri sistemi, si nutre di piccoli gesti. Dobbiamo imparare a scoprire il mafioso che c’è in ognuno di noi. Sono queste le piccole cose che fanno la differenza”.
Inoltre, viene ribadita l’importanza della scelta, così come è accaduto ad Ismaele La Vardera quando si è ritrovato lo scoop fra le mani: “Noi siamo una generazione di eterni indecisi. Anche scegliere di non scegliere è una scelta”. E non risparmia nessuno: dalla TV che addormenta i cervelli, al giornalismo ingessato dei TG fino ad arrivare al presidente Rosario Crocetta, uno dei tanti che con la scusa dell’antimafia ha continuato solo a fare danni (vedi la vicenda Muos).
Marco Ligabue, invece, ha parlato della sua esperienza con La Vardera e gli altri collaboratori del progetto musicale “Il silenzio è dolo”: “Abbiamo pensato che fosse importante far sentire questa canzone e contemporaneamente parlare con i ragazzi. Era il momento di dire: cosa facciamo, passiamo la vita ad evitare di dire le cose?”.
Successivamente, ha anche intrattenuto i ragazzi cantando tre brani con una chitarra acustica.