La Polizia di Stato denuncia pregiudicato ragusano tradito dalle impronte papillari, che aveva danneggiato gravemente la piscina comunale nel 2011, deturpandola anche con scritti ingiuriosi nei confronti dell’allora Sindaco. L’autore dei fatti aveva siglato l’azione criminosa: NON MI PRENDERAI MAI
Il 10 marzo 2011, il titolare della Società Cooperativa che gestiva l’impianto sportivo dove sorge la locale piscina comunale aveva denunciato che ignoti si erano introdotti all’interno della struttura – regolarmente chiusa a chiave la sera prima – danneggiandola gravemente.
In particolare, risultava danneggiata la porta a vetri relativa all’ingresso adiacente alla tribuna “A” della piscina e nell’occasione l’autore dell’azione criminosa si era anche impossessato di svariati oggetti di proprietà delle Società che erano all’interno dell’impianto sportivo.
Dal centro estetico ivi situato era stata asportata merce del valore di circa € 800,00, nonché uno stereo marca Samsung, mentre nei locali della reception dell’impianto sportivo era stata asportata una somma di denaro di pertinenza delle altre Società commerciali. Infine, anche all’interno del locale adibito a bar erano stati asportati alcuni prodotti alimentari.
Danni erano stati anche riscontrati all’interno della vasca della piscina, ove erano stati erano stati gettati diverse suppellettili. Gli uomini della Digos avevano rilevato – sui muri di alcuni degli esercizi commerciali sedenti all’interno – frasi ingiuriose nei confronti dell’allora Sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale; nonché una scritta di sfida verso quanti deputati alle verifiche di legge, che recitavano testualmente “non mi prenderai mai”.
A seguito dei primi accertamenti, è stata redatta e trasmessa alla locale Autorità Giudiziaria una denuncia nei confronti di ignoti per i reati di danneggiamento aggravato, furto aggravato, deturpamento ed imbrattamento di cose altrui e interruzione di pubblico servizio.
Nella fattispecie, era intervenuto anche il locale Gabinetto Provinciale Polizia Scientifica procedendo ai rilievi del caso, le cui risultanze consentivano di individuare una impronta palmare utile per il confronto, sebbene a quella data l’impronta non era risultata presente in Banca Dati (cd. procedura A.F.I.S.) visto che il soggetto non risultava essere mai stato foto-segnalato. Successivamente, ed a seguito delle prime risultanze investigative, il procedimento penale veniva definito con decreto di archiviazione emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Ragusa in data 20.12.2011.
Le ulteriori indagini di polizia scientifica hanno consentito di identificare un 24enne ragusano con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio: C.L. veniva foto-segnalato, infatti, dalla locale Polizia Scientifica il 27.2.2012, data in cui veniva deferito in stato di libertà per tentato furto dagli operatori di Squadra Volante. In virtù del censimento del soggetto de quo e del successivo confronto comparativo, era possibile identificare univocamente il giovane in questione mediante riscontro dattiloscopico in comparazione del frammento d’impronta di linee papillari; tale confronto veniva condotto in data 21.2.2015 da personale del Gabinetto Regionale per la Sicilia Orientale – Sezione Indagini Dattiloscopiche – di Catania.
Sono tuttora in corso indagini a cura della Digos volte all’acquisizione del traffico telefonico relativo alla cella telefonica di aggancio attiva nel luogo dell’azione criminosa.