Ragusa-Catania cancellata? Macché, tutto uno scherzo. Qualcuno (e ora bisognerebbe capire chi e pensare di denunciarlo, si fa per dire, per procurato allarme) ha ritenuto che la cancellazione dell’opera dal Def significasse, di fatto, la soppressione di un progetto di finanza il cui iter è già ben avviato. Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, che in poche ore era finito sulla graticola, assieme a tutti gli esponenti del partito del Governo Renzi nell’area iblea, lo ha escluso categoricamente. Non c’è stata alcuna cancellazione. Anche perché, nel contesto del Def, che riguarda altro, non c’era niente da cancellare.
Ma allora chi ha confuso capra e cavoli? In attesa che il responsabile esca fuori, per evitare che possano insorgere dubbi di sorta, la vicenda sarà al centro, già martedì a Roma, di un incontro che il Governo regionale ha previsto con il Governo nazionale, in occasione della conferenza Stato – Regione. Sebbene sia stata convocata sulle problematiche sanitarie, la Sicilia chiederà totale chiarezza sulla vicenda. Lo ha affermato lunedì pomeriggio il vicepresidente della Regione, Mariella Lo Bello, che ha nei fatti concluso la riunione convocata dal presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Giannone, ovvero il tavolo economico e sociale riunito alla presenza di amministratori, parlamentari, sindacati anche se non sono mancate le assenze illustri come quella di Enzo Bianco, sindaco di Catania.
La vicepresidente Lo Bello, rilevando come sia necessario far capire una volta per tutte al Governo centrale che la Sicilia del Sud Est ha la necessità vitale di poter contare sulle infrastrutture, ha ribadito che punterà i piedi a Roma. “Essendo io stessa, su delega del governatore Crocetta, il componente per la Sicilia nella conferenza Stato-Regioni, sono venuta appositamente a Ragusa per raccogliere le preoccupazioni manifestate che porrò al Governo centrale già a partire da questo mercoledì. Chiederò le ragioni per le quali il raddoppio non è stato inserito nel Def ma soprattutto esporrò le ragioni di una Sicilia che non può essere privata di un’opera che tutti noi riteniamo assolutamente fondamentale”.
Il tavolo alla Camera di Commercio ha visto numerosi interventi, tutti quanti tesi a ribadire la necessità di non perdere di vista l’obiettivo, ovvero il raddoppio della Ragusa – Catania. Obiettivo che, in verità, sarebbe già centrato nel senso che i fondi già ci sono e sono stati “bloccati” con la firma della convenzione, lo scorso novembre, tra il ministero competente e il general contractor. E in questo da Roma sono arrivate notizie incoraggianti a seguito di un incontro tra il ministro Delrio e una delegazione ristretta del Pd siciliano, tra cui il sottosegretario Davide Faraone a cui, appena sabato, si era rivolto l’on. Nello Dipasquale. E proprio quest’ultimo ribadisce che la Ragusa – Catania non è stata cancellata e che il progetto, dopo i chiarimenti giunti da Roma, proseguirà seguendo l’iter già stabilito del project financing.
Delrio ha tenuto a precisare alla delegazione del Pd siciliano che il Def resta un mero strumento ricognitivo delle opere nazionali di interesse europeo e che non è un atto che finanzia le opere ma serve alla programmazione generale. E notizie confortanti sono rilanciate anche dalla senatrice Venerina Padua che annuncia di aver chiesto un incontro con lo stesso ministro che “ha sciolto ogni dubbio sulla ventilata cancellazione. Ha dichiarato – aggiunto – che non esistono problemi a tal proposito. Ad ogni modo ho già chiesto un incontro per sgombrare il campo da ogni dubbio e perplessità sulla delicata questione”. Insomma, l’allarme sembra essere già rientrato.
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