Si erano specializzati nei furti di biciclette: si tratta di due romeni A.W. e S.A. entrambi diciottenni, senza fissa dimora ma “operativi” in territorio di Vittoria.
La loro speciale tecnica consisteva nell’adocchiare biciclette custodite all’interno dei cortili delle abitazioni dove precedentemente avevano già effettuato sopralluoghi constatando la presenza della refurtiva e stabilendo il modo in cui dovevano operare. Poi approfittando delle ore notturne e dell’assenza di persone in giro, uno scavalcava la recinzione, prendeva la bici e la porgeva all’altro che faceva da palo e lo aiutava a metterla su strada, poi si davano alla fuga.
La Polizia di Vittoria ha ricevuto due denunce di cittadini che avevano subito lo stesso furto con le stesse modalità. In entrambi i casi, gli Agenti sono riusciti a recuperare delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza pubblici e privati. Dall’attento esame dei fotogrammi sono riusciti a riconoscere senza ombra di dubbio i due malviventi.
Occorre dire che entrambi i romeni, per le loro condotte sregolate di vita, frequentemente sono sottoposti a controllo da parte delle Volanti del Commissariato e pertanto risultano dei volti molto noti a tutti i poliziotti.
Avvenuta senza dubbi l’individuazione dei due soggetti, sono stati rintracciati nei luoghi dagli stessi solitamente frequentati e portati in Commissariato per l’ identificazione e fotosegnalamento.
Negli Uffici di Polizia, dinanzi alle proprie responsabilità, uno dei due ha ammesso di essere l’autore dei due furti che gli venivano contestati e si è dimostrato disponibile a fare recuperare la refurtiva, accompagnando gli agenti in un vecchio casolare di campagna dove, occultate sotto plastica e rami secchi ha permesso di fare rinvenire le due mountain bike oggetto delle denunce.
Ma il giovane si è reso altresì disponibile a fare chiarezza su altri episodi simili, ammettendo di essere responsabile, da solo o in concorso con un altro complice, di quattro episodi delittuosi, due sono quelli di cui alle denunce presentate presso il Commissariato, mentre altri due episodi non risultano denunciati ad alcuna forza di Polizia.
Non è stato possibile recuperare l’ulteriore refurtiva poiché, come ammesso dallo stesso romeno, in genere ha venduto sempre, subito dopo il furto, le biciclette ad un tunisino che gliele ha pagate 20 euro l’una.
All’esito di tutti gli adempimenti i due romeni sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Ragusa per il reato di furto continuato in concorso.