Lunedi 20 Aprile si è tenuto presso i due Istituti Comprensivi di Ispica “Padre Pio da Pietralcina” e “Leonardo da Vinci” l’incontro avente come tema: “Informatica sul Papilloma Virus”. L’argomento, insieme al progetto sul Bullismo e Cyber bullismo, rientra tra i progetti ideati e realizzati dal Rotary Club Pozzallo-Ispica, rivolti ai giovani delle due comunità.
Il Papilloma Virus Umano o HPV (Human Papilloma Virus) appartiene al gruppo dei Papilloma virus; le sue infezioni sono ampiamente diffuse oltre a essere potenziali cause di malattie della pelle e delle mucose.
La contrazione del virus avviene tramite contatto diretto (sessuale, orale e cutaneo) o a causa di scarse condizioni igienico-sanitarie. L’infezione provocata da questo virus non causa nessuna alterazione e si risolve da sola mentre raramente si sviluppano lesioni a livello del collo dell’utero. La maggior parte di esse guarisce naturalmente ma alcune, se non curate, si evolvono lentamente in forme tumorali. Il virus si contrae generalmente attraverso rapporti sessuali, ma non si possono escludere vie indirette dell’infezione come bocca e unghie.
Si conoscono 120 tipi di papilloma virus, divisi in 16 gruppi classificabili in cutanei e mucosi scatenanti malattie più o meno gravi; verruche cutanee, tumori benigni come il condiloma genitale e tumori maligni come il cancro al collo dell’utero, al cavo orale, all’ano, all’esofago e alla laringe. Si calcola che oltre il 70% delle donne contragga un’infezione genitale da HPV nel corso della propria vita, ma la grande maggioranza di queste infezioni è destinata a scomparire spontaneamente nel corso di pochi mesi. Solo in caso di persistenza nel tempo di infezioni di HPV è possibile, in una minoranza dei casi e nel corso di parecchi anni, lo sviluppo di un tumore maligno del collo uterino.
L’infezione da HPV è asintomatica nella maggior parte dei casi. In alcuni casi, si può invece manifestare con condilomi acuminati in sede genitale. Le lesioni da HPV del collo uterino possono essere riconosciute mediante il Pap test, la colposcopia o tecniche di patologia molecolare e le lesioni del pene mediante la penescopia.
Ogni anno, in Italia, sono più di 3000 le donne che si ammalano di cancro del collo dell’utero e quasi la metà muore. Nel mondo ogni anno circa 400.000 donne si ammalano e la metà di loro muore. Si stima che circa il 75% della popolazione entri in contatto con il virus almeno una volta durante la sua vita. È possibile che una donna contragga l’infezione da HPV in gravidanza, con conseguente preoccupazione circa l’andamento dell’infezione e la trasmissione al feto. L’infezione può tuttavia comparire la prima volta in gravidanza e dare origine a lesioni genitali.
A parlarne con chiarezza, delicatezza e professionalità la dott.ssa Rosanna Fiorito, ginecologa presso il Consultorio Familiare operante all’ospedale Busacca di Scicli, che dal 1987 si interessa della divulgazione scientifica del problema.
Erano presenti sia genitori che insegnanti dei ragazzi e delle ragazze dai 12 ai 13 anni, frequentanti le due scuole, oltre ai Dirigenti scolastici, sempre sensibili ed attenti alle problematiche giovanili. Molto alto l’interesse manifestato per questa tematica così delicata, che si è conclusa con un ricco dialogo tra gli intervenuti e la dott.ssa Fiorito.