“La celebrazione del Primo maggio a Pozzallo assume, per l’area iblea, un significato simbolico molto importante. E per questo motivo è opportuno fare sentire la nostra presenza in un momento in cui il fenomeno dell’immigrazione si interseca a più mandate con quello della ricerca del lavoro. Dobbiamo far comprendere che anche noi ci siamo e che dobbiamo sforzarci di risolvere la delicata questione dei barconi carichi di persone che fuggono dalle guerre africane e, più in generale, dei Paesi del Mediterraneo”.
E’ questo il senso con cui i componenti del circolo Rinascita Democratica, guidato dal segretario Tony Francone, e dal presidente Vito Frisina, e i consiglieri comunali Mario D’Asta e Mario Chiavola aderiranno alla celebrazione della festa nazionale dei lavoratori nella città marittima con la presenza dei tre segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil, vale a dire Camusso, Furlan e Barbagallo.
“L’attenzione rivolta al nostro territorio – affermano Francone, Frisina, D’Asta e Chiavola – continua a essere crescente. Ed è una occasione che non dobbiamo sprecare. Dobbiamo rispondere a queste continue sollecitazioni con una presenza che può chiarire quanto queste tematiche siano particolarmente sentite da ciascuno di noi. E’ il modo migliore per coltivare quella speranza insita nella nostra popolazione locale, soprattutto nelle giovani generazioni, per fare in modo di pensare a un mondo più equo e meno ricco di contraddizioni”.
Francone, Frisina, D’Asta e Chiavola aggiungono: “Ribadiamo che il tema è molto delicato. Non bisogna, però, affrontarlo con la retorica dell’accoglienza facile o del populismo intriso di razzismo o, peggio ancora, dell’alzare i muri della diffidenza. Occorre unire il concetto della solidarietà dell’accoglienza e dell’integrazione con una vera e propria regolamentazione del fenomeno. E’ un problema che occorre sia affrontato con l’Europa. Ecco perché chiediamo più Europa. E, soprattutto, al centro di tutto chiediamo di rimettere la dignità umana. E di combattere la speculazione di chi, come gli scafisti, guadagna sulla tratta di esseri umani e fomenta la criminalità organizzata”.