Facciamo salotto. Ai tempi di internet, del 2.0, dell’adozione delle nuove tecnologie che avvicinano sempre più le distanze, può sembrare quasi un controsenso. Ma il ritorno alla conversazione, allo scambio di esperienze, alla riconquista del tempo e della cultura a misura d’uomo, è una nuova tendenza che fa sempre più breccia anche dalle nostre parti. E così, mutuando quello che accadeva nell’Ottocento, il Movimento Arte Eclettica ha promosso una serie di incontri, nel corso del 2015, proprio con l’intento di “Fare salotto”. Fondamentale scegliere il giusto habitat. E quale migliore cornice, per una attività del genere, se non la casa museo Appiano a Ragusa Ibla? Qui si sono riuniti alcuni componenti del Movimento espressione di vari ambiti artistici (dalla pittura alla fotografia, senza trascurare la musica) oltre al maestro Titì Appiano, proprietario della casa museo, al maestro Simone Spreafico, uno dei più apprezzati cantori, a livello italiano, della musica di Fabrizio De Andrè.
Ha partecipato, con il suo garbo e la sua verve, Donatella Rossitto, che ha condotto l’appuntamento, c’era anche Giorgio Cascone della Creative Art Gallery di via Sant’Anna a Ragusa senza dimenticare l’artista Massimo Parrinò assieme al fotografo Gaetano Giallombardo e al cinquecentista Biagio Iacono, oltre ad altri componenti del movimento. Tra i promotori della singolare iniziativa il fotografo Enzo Giummarra, uno dei più dinamici animatori, da qualche tempo a questa parte, delle varie realtà culturali presenti nell’area iblea. “Quella che abbiamo voluto mettere in campo – afferma Giummarra – è stata una sorta di scommessa. Volevamo capire che cosa sarebbe accaduto se vari artisti si fossero ritrovati assieme a trascorrere un pomeriggio, una sera, nella casa di un altro artista, stimolati a dire la propria sulla ricerca del bello o su altre tematiche di ampio spessore. Un po’ come accadeva nei salotti letterari dell’Ottocento. E’ stata grande la nostra sorpresa nel verificare come, da parte di tutti, ci sia stata grande attenzione, come la partecipazione sia risultata parecchio consistente e come, in molti, non vedano l’ora di potere ritornare a fare salotto con l’auspicio che questa iniziativa possa essere ampliata anche ad altri personaggi”.
“Del resto – continua Giummarra – abbiamo soltanto cercato di muoverci nella direzione auspicata da ciascun artista che è quella di rendere i momenti di incontro finalizzati a un confronto che possa risultare quanto più possibile ricco di spunti. E se tutto ciò accade mentre si suona un brano, mentre si declamano i versi di poesia, mentre ci si confronta su un argomento di ampio respiro, allora si può essere certi che il risultato sarà senz’altro soddisfacente. Dobbiamo ringraziare Tolomeo Vini che ci è stato vicino, il Movimento Arte Eclettica, con Giancarlo Busacca e tutti gli altri, che come sempre non manca occasione di condividere novità di un certo peso come questa, il maestro Spreafico per la sua amichevole partecipazione e, naturalmente, il maestro Appiano che ha messo a disposizione la propria casa museo. Oltre a fare salotto, facciamo cultura? Noi pensiamo proprio di sì”.