La storia si ripete. Anche stavolta la Passalacqua esce sconfitta dal PalaCampagnola di Schio. E, anche stavolta, la debacle ha un valore pesantissimo. Lo scudetto italiano. Che torna di nuova sulla sponda scledense mentre, fino ad una manciata di secondi dalla fine, lo stesso sembrava potesse essere cucito sulle canotte delle aquile biancoverdi. Le quali, però, non ci hanno creduto sino in fondo. E sono state costrette ad arrendersi nelle battute conclusive di un match che avevano sempre condotto dall’inizio. Ma nel basket vince chi mantiene alta la tensione per tutti e quaranta i minuti della durata dell’incontro.
E il quintetto di coach Nino Molino non ce l’ha fatta per un soffio a compiere l’impresa. Numerosi i tifosi che si sono dati appuntamento al PalaMinardi per seguire la gara dinanzi al maxischermo messo a disposizione dalla società in collaborazione con il Comune di Ragusa. In molti avevano pensato che potesse essere la volta buona. Invece, sono rimasti delusi, in maniera cocente, dopo la sconfitta dell’ultimo secondo. L’entusiasmo è svanito in un colpo. Discutibili anche alcune decisioni adottate dalla terna arbitrale. Ma ormai non serve piangere sul latte versato. Anzi, bisognerà trarre insegnamento, ancora una volta, da questa doppia sconfitta (lo scorso anno lo scudetto era stato perso quasi nello stesso modo) per riuscire a ripartire con rinnovato vigore.