Ha preso il via il processo che vede imputato l’ex sindaco di Scicli Franco Susino (nella foto) e altri soggetti attualmente in stato di detenzione, con l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso. Nell’aula “Michele Palazzolo” del Tribunale di Ragusa, nell’udienza collegiale presieduta da Vincenzo Saito, a latere Elio Manenti e Sandra Levanti, pubblico ministero Valentino Sincero della Procura Distrettuale antimafia di Catania, si è svolta la prima fase del processo che vede riuniti i due procedimenti relativi a Ignazio e Franco Mormina (che avevano chiesto il giudizio immediato) e quello che è iniziato proprio ieri con l’escussione di alcuni testimoni chiave dell’ingarbugliata vicenda giudiziaria che ha portato, oltre alle dimissioni del sindaco Susino, allo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.
Al termine dell’udienza durata fino alle prime ore del pomeriggio, il giudice Saito ha disposto il rinvio al 12 giugno: saranno ascoltati 5 testi del pubblico ministero. Il collegio giudicante ha accolto la costituzione di parte civile di un’altra associazione onlus. Mentre l’avvocato Cesare Borrometi ha prodotto atti amministrativi tesi a dimostrare che sia il sindaco Susino che l’amministrazione comunale non potevano effettuare pagamenti a Mormina per mancanza di liquidità. Interessante la deposizione dei testimoni fra cui Riccotti, dipendente della impresa Ecoseib, la ditta appaltatrice che fa capo alla Giuseppe Busso. Il teste in qualche occasione ha fornito in aula dichiarazioni contrastanti con quanto messo a verbale dallo stesso ed è stato più volte ripreso e ammonito con autorevolezza dal giudice Vincenzo Saito.
In aula erano presenti anche alcuni soggetti attualmente in stato di detenzione. Gli imputati coinvolti nel processo sono Giovanni Mormina, difeso dall’avvocato Carmelo Cappello; Ugo Lutri, difeso dall’avvocato Carmelo Scarso, che sostituisce Francesco Riccotti, Giacomo Fidone, difeso dall’avvocato Occhipinti, Bartolomeo Cannella, difeso dall’avvocato Giuseppe Pitrolo, Giovanni Di Stefano, difeso dall’avvocato Antonio Savarino; Renzo Gazzè, difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio; Lorenzo Trovato, difeso dall’avvocato Giuseppe Pitrolo; Vincenzo Tumino, difeso dall’avvocato Giuseppe Fidone; Franco Susino, difeso dagli avvocati Cesare Borrometi di Ragusa e Carmelo Passanisi del Foro di Catania. Il processo “Eco” rappresenta la pagina più nera della storia di Scicli e tutte le attenzioni sono centrate sulla figura e sul ruolo dell’ex sindaco Franco Susino, coinvolto nell’operazione con la grave accusa di 416 bis, perché “concorreva, senza farne parte, nell’associazione mafiosa operante in Scicli, composta da Franco e Ignazio Mormina, Giacomo Fidone e Ugo Lutri”. La prossima udienza, come detto, è stata rinviata al 12 giugno 2015.