Arrestato domiciliare si reca in palestra e reagisce con violenza al controllo di un carabiniere libero dal servizio. A finire in manette, per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate, un ragusano di 54 anni, Rosario Scrofani (nella foto), dall’aprile 2013 ai domiciliari per violenza sessuale su minorenne. Ieri pomeriggio un carabiniere effettivo alla Compagnia di Ragusa si trovava presso un noto centro sportivo cittadino, libero dal servizio. Recandosi verso l’uscita, il carabiniere notava la presenza alla reception dello Scrofani, che riconosceva immediatamente. Al fine di verificarne la posizione il militare ha atteso il 54enne fuori del centro sportivo, e non appena vistolo uscire, ha chiesto spiegazioni sulla sua presenza. Difatti, il carabiniere era perfettamente consapevole della “propensione” all’evasione dello Scrofani (il quale per altro risulta essere un dipendente della Regione Sicilia – Dipartimento Protezione Civile Ragusa, con la qualifica di ragioniere), che solo nel 2015 è stato tratto in arresto per lo stesso tipo di reato 5 volte, ed altrettante è stato deferito in stato di libertà. L’uomo, riconoscendo il carabiniere, immotivatamente dava a quel punto letteralmente in escandescenza, iniziando ad aggredirlo verbalmente e minacciando di colpirlo. Cercava quindi di darsi alla fuga a bordo della propria moto Bmw, fermato prontamente dallo stesso carabiniere, consapevole che, tra l’altro, al pregiudicato era anche stata di recente revocata la patente dalla locale Prefettura.
A quel punto lo Scrofani, vedendosi preclusa la fuga (per altro non necessaria dato che si è poi accertato che a quell’ora l’uomo era autorizzato ad allontanarsi dal domicilio), perdeva definitivamente il controllo e si scagliava addosso al carabiniere, scatenando una breve colluttazione che aveva termine dopo pochi minuti, quando il carabiniere riusciva ad immobilizzare l’esagitato, grazie anche all’ausilio di un altro frequentatore del centro sportivo. Sopraggiungeva quindi in ausilio una pattuglia della Radiomobile di Ragusa, alla cui vista lo Scrofani dava nuovamente in escandescenza, riuscendo a divincolarsi e aggredendo ancora i carabinieri sopraggiunti. Dopo una seconda colluttazione, lo Scrofani veniva immobilizzato e portato – in stato d’arresto – presso il locale Ospedale Civile per ricevere le cure del caso, dato che per la foga con cui si era dibattuto aveva riportato alcune ferite al naso e a una mano. Una volta dimesso, l’uomo è stato condotto in caserma e, una volta espletate le formalità di rito, su disposizione del sostituto procuratore di turno Alessia La Placa, è stato tradotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari. Questa mattina l’arresto è quindi stato convalidato.