“Possiamo essere d’accordo sul fatto che l’Amministrazione comunale di Ragusa abbia deciso di fare un passo indietro rispetto al Cluster Bio Mediterraneo. Oggettivamente la figuraccia rimediata dalla Regione, a Milano, è di quelle su cui non si può passare sotto silenzio. Detto questo, però, non è comprensibile né ammissibile che una città, come la nostra, rimanga esclusa da una manifestazione internazionale come questa che sta già vedendo la presenza di centinaia di migliaia di visitatori e che tra mesi diventeranno milioni”. E’ la riflessione che arriva dai consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola (nella foto), a proposito della vicenda che, in queste ultime ore, sta tenendo banco a palazzo dell’Aquila.
“Piuttosto che fare marcia indietro e basta – sostengono i due consiglieri democratici – occorreva, da subito, trovare un’alternativa. Anche perché bisognerebbe capire come mai il Comune di Ragusa non aveva predisposto alcuna programmazione sul delicato evento, rimettendosi soltanto alle linee decise da Palermo. Inoltre, vorremmo comprendere quali i contatti con le imprese che l’Amministrazione Piccitto aveva già avviato e che tipo di progetto intendeva portare a Milano. A noi sembra proprio che non andare all’Expo sia soltanto una scusa, utilizzata per coprire la mancanza di progettualità. Ribadiamo che non è possibile pensare che la città di Ragusa non sfrutti questa occasione nei mesi a venire. Servirà trovare una soluzione. E in questo senso potrebbe servire anche la politica. Quindi che Piccitto faccia un bagno di umiltà e che cerchi di intavolare le opportune relazioni nel tentativo di garantire un minimo di presenza dei nostri speciali prodotti alla rassegna internazionale”.