Sarà accusato anche di tentato omicidio il pluripregiudicato di 39 anni, Gianluca Agolino (nella foto), che stamattina ha dato fuoco, con una bottiglia contenente liquido incendiabile, ad una macchina dei carabinieri in piazza Italia a Scicli. L’uomo ha avvicinato la pattuglia dei militari dell’Arma con una scusa, quindi ha versato il liquido, che per poco non andava addosso agli stessi carabinieri, sull’auto. I militari hanno avuto la prontezza di scendere dalla macchina di servizio e di inseguire l’uomo che è stato bloccato subito dopo. Ancora ignote le ragioni del gesto. L’uomo, oltre al tentato omicidio, sarà accusato di diversi altri reati.
La «Fiat Stilo» dei carabinieri ha subito notevoli danni ma ciò che conta è che nessuno si sia fatto male. Gianluca Agolino, come accennato, è stato ammanettato. Addosso aveva anche un coltello. Si indaga adesso per capire se sia sempre il 39enne l’autore dei precedenti due incendi di qualche giorno fa ai danni del postamat dell’ufficio postale e del bancomat della «Banca San Paolo» entrambi ubicati in corso Mazzini. L’uomo, in evidente stato confusionale, non ha saputo spiegare questo gesto folle. Agolino non è nuovo a questo genere di reati, dal momento che qualche tempo fa aveva dato fuoco all’abitazione di alcuni parenti a Sampieri.
Intanto la commissione straordinaria prefettizia del comune di Scicli da poco insediatasi dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale deciso dal consiglio dei ministri, esprime solidarietà all’arma dei carabinieri. «Nel manifestare il proprio apprezzamento per l’attività di presidio del territorio svolta – si legge nella nota – i tre commissari esprimono personalmente la propria vicinanza nei confronti dei due militari destinatari del gravissimo episodio».