Episodio increscioso a Chiaramonte. Gli investigatori hanno scoperto una vicenda scabrosa. Un 74enne incensurato, S. B. le iniziali del pensionato, avrebbe fatto sesso con un minorenne in più occasioni appartandosi nientemeno che in chiesa. Sono scattate le manette. Il presunto pedofilo avrebbe svariate volte sfogato i suoi istinti su un ragazzo di 12 anni, pure lui di Chiaramonte Gulfi e che, a quanto pare, era parzialmente consenziente, forse attirato dalle regalie dell’anziano in cambio dei favori sessuali.
L’anziano e il ragazzino sono di fatto stati sorpresi all’interno del luogo di culto dagli inquirenti in atteggiamento inequivocabilmente intimo. Parecchio l’imbarazzo del 74enne quando si è trovato di fronte gli investigatori, che lo hanno in pratica colto in flagranza. Il giovane, dopo che l’uomo è stato arrestato, è stato affidato alle cure dei familiari. A quanto sembra, le indiscrezioni su questo fatto circolavano da tempo nel paese montano. E non caso erano stati organizzati dei controlli all’interno delle chiese che, purtroppo, hanno confermato la fondatezza della vicenda.
L’anziano, secondo quanto emerso dalle indagini, scaturite grazie all’acume investigativo dei carabinieri della locale Stazione, che avevano notato uno strano comportamento nell’uomo, visto in più occasioni con il ragazzino, anch’egli originario del paesino montano, con cui non aveva alcun legame di parentela, avrebbe adescato il giovanetto dapprima in chiesa e poi via via in diversi luoghi appartati del paese, compiendo atti sessuali con lui e inducendo a fare altrettanto nei suoi confronti, obbligandolo a incontrarsi nuovamente nei giorni successivi e minacciandolo che, in caso contrario, avrebbe raccontato dell’accaduto ad altre persone e lo avrebbe picchiato.
Nel pomeriggio di ieri, in esecuzione di ordinanza di misura cautelare personale emessa dal Gip presso il Tribunale di Ragusa, dott. Maggioni, che ha concordato con la richiesta avanzata dalla dott.ssa Monego, sostituto procuratore presso il medesimo Tribunale, è scattato l’arresto. L’uomo, condotto nella caserma di via Alcanata, al termine delle formalità di rito è stato sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria: le indagini, tuttora in corso, sono suscettibili di ulteriori sviluppi, finalizzate ad approfondire ancora alcuni aspetti meritevoli di attenzione, specie quelli legati alla collocazione temporale del reato contestato, riscontrato fino al mese corrente.