Nel pomeriggio di ieri, i carabinieri della tenenza di Scicli sono intervenuti a seguito di una segnalazione di dissidi tra familiari. Giunti sul posto, i militari dell’Arma hanno notato un gruppo di persone che stava discutendo animatamente fino a diventare sempre più violenti, tanto da colpirsi poi con calci e pugni. I carabinieri, nel frattempo, raggiunto il punto hanno cercato di calmare gli animi ma, improvvisamente, uno dei soggetti li ha minacciati e spintonati, fino a quando gli stessi militari non sono riusciti a ristabilire la calma e a bloccare gli autori della rissa.
Si tratta di due uomini S.S., classe ’58, G.R., classe ’76, e due donne S. I., classe ’84, S. M., classe ’93, parenti tra di loro. Alla base della violenta rissa potrebbe esserci stata una discussione per futili motivi dovuta a incomprensioni familiari. Nella stessa circostanza, un altro parente dei predetti, minorenne, è stato deferito in stato di libertà poiché anch’egli intervenuto nella rissa. Nell’occorso, tutti i soggetti coinvolti hanno avuto bisogno delle cure mediche per lievi lesioni giudicate guaribili tra 5 ed 8 giorni
In seguito, i carabinieri hanno condotto tutti i soggetti in caserma, dove sono stati dichiarati in stato di arresto con l’accusa di rissa aggravata, lesioni personali e minaccia, ad eccezione del G.R. che dovrà rispondere, inoltre, di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Al termine delle formalità di rito, su disposizione del sostituto procuratore di turno, d.ssa Monica Monego, sono stati tutti sottoposti agli arresti domiciliari ad eccezione del minorenne che è stato deferito in stato di libertà alla competente A.G.