E’ stato approvato nel corso della seduta del consiglio comunale di Vittoria, tenutasi ieri sera, l’emendamento presentato dalle opposizioni – con primo firmatario il consigliere Giovanni Moscato – che modifica il regolamento comunale eliminando i gettoni di presenza per i consiglieri e l’indennità del presidente del consiglio comunale. Una volta approvato l’intero regolamento del civico consesso non verrà più erogato il gettone di presenza ai componenti del civico consesso. L’emendamento è stato approvato con l’unico voto contrario del consigliere, nonché neo assessore, Elio Cugnata. Una piccola riflessione. Così facendo la politica sarà sempre più una questione per ricchi. L’abuso di gettoni di presenze e di indennità è da condannare. Ma chi non ha la possibilità economica di investire in questo campo, a maggior ragione non potrà mai farlo nel momento in cui saranno eliminate le indennità. Il vento dell’antipolitica sta buttando tutto a terra. Anche gli istituti, come questo, di buon senso.
Per i consiglieri Giovanni Moscato, Andrea Nicosia, Mariella Galofaro, Giuseppe Mustile, Daniele Barrano, Santo Cirica, Francesco Caruso, Salvatore Sanzone e Andrea La Rosa si è trattato di “un gesto di grande dignità morale del senato della città che ha dimostrato, ancora una volta, di saper volare alto e svettare sulle polemiche ingenerate ad arte che si sono rivelate uscite a vuoto”.
“Con la nostra ferma rinuncia al gettone di presenza – proseguono i consiglieri – abbiamo voluto lanciare un segnale forte e netto di responsabilità a tutti i cittadini mettendo in campo unicamente la nostra passione politica. D’ora in poi chi rappresenterà i vittoriesi lo farà soltanto per onorare il mandato ricevuto dagli elettori”. “Non si tratta di una banale concessione alle logiche imperanti del populismo spicciolo o dell’anti politica dilagante – sottolineano – ma di una battaglia di principio per rivendicare con fierezza il lavoro svolto durante il nostro mandato che prescinde e prescinderà dal gettone di presenza”. Durante la seduta vi è stato un serrato confronto in merito alle accuse scagliate recentemente dal segretario – assessore del Pd Francesco Cannizzo che ha parlato di un “clima forcaiolo” accusando l’opposizione di voler difendere l’istituzione del gettone e di convocare commissioni allegramente giusto per ottenerne un tornaconto.
“Abbiamo inoltre – proseguono i consiglieri – voluto rispondere in maniera tangibile a chi, con chiacchiere inutili e prive del seppur minimo fondamento di verità, ci ha accusato tramite un inqualificabile comunicato stampa con menzogne e calunnie. Noi, in aula e a viso aperto, abbiamo compiuto un atto di dignità e responsabilità nei confronti della città rinunciando al gettone di presenza, divenuto ormai tristemente noto per i vari scandali scoppiati in alcuni comuni”. “Vittoria – concludono gli esponenti del civico consesso – ha un’opposizione seria che ha votato in maniera compatta l’emendamento. La stessa unità d’intenti non è emersa all’interno di un Pd che non ha avuto il coraggio di proporre un atto politico di tale portata nonostante abbia attaccato, proprio su questo punto e in maniera scriteriata, l’intera opposizione. Da oggi in poi non vi sarà più nessun gettone e nessuna indennità per il presidente del consiglio”.