Un somalo sbarcato a Pozzallo, Ahmed Houssen (nella foto dell’home page), 31 anni, è stato arrestato in quanto destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere in quanto accusato di essere uno degli organizzatori dello sbarco di ieri che ha visto 78 persone raggiungere le nostre coste. Insieme a lui anche un tunisino di 26 anni, Adel Kalawi (nella foto), che era già stato in Italia nel 2012 e spacciava eroina a Livorno. Anche in questo caso lo scafista ha condotto il gommone per un profitto bassissimo, fatto di poche centinaia di dollari, con il rischio, ormai diventato realtà, del carcere una volta giunti in Italia.
Il lavoro degli uomini della Polizia, ha permesso di individuare anche questa volta il responsabile di questo traffico di migranti, enorme businnes per gli organizzatori libici che arruolano tra loro scafisti capaci di condurre un natante anche da paesi per loro stranieri, al solo fine di non rischiare di finire in carcere e guadagnare il più possibile.
Stante quanto dichiarato dai testimoni, gli organizzatori hanno incassato circa 60.000 dollari per il gommone che sommati per tutti quelli soccorsi in questi giorni stano fruttando centinaia di migliaia di dollari. Nel 2015 sono 61 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati circa 200 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.